"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

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giovedì 2 novembre 2017

I vincitori dei maggiori premi letterari italiani del 2017

Premio Campiello: Donatella Di Pietrantonio - "L'Arminauta" - Einaudi.

Premio Viareggio-Rèpaci: Gianfranco Calligarich- "La malinconia dei Crusich" - Bompiani.

Premio Bancarella:  Matteo Strukul- "I Medici" - Newton Comton.

Premio Strega:  Paolo Cognetti - "Le otto montagne" - Einaudi.

Premio Mondello:
Stefano Massini - "Qualcosa sui Lehman" -  Mondadori
Alessandra Sarchi - "La notte ha la mia voce" - Einaudi
Alessandro Zaccuri - "Lo spregio" - Marsilio

Premio Bagutta:
Giulia Caminito- "La Grande A" - Giunti

Premio Bergamo: Nadia Terranova- "Gli anni al contrario" - Einaudi.

Premio Lampedusa: Orhan Pamuk- "La donna dai capelli rossi" - Einaudi.

Premio Rapallo Carige Donna: Anilda Ibrahimi - "Il tuo nome è una promessa" - Einaudi.


domenica 22 maggio 2016

La superficie liquida delle cose

E' la storia di Stefano, un comune ragazzo del nostro meridione che lavora come cameriere in un villaggio turistico di una piccola località balneare, impiego che lo tiene occupato per non più di quattro mesi all'anno. Alla continua ricerca di nuovi stimoli in un mondo dove il precariato sta diventando sempre più una valida alternativa alla stabilità, il destino ha voluto riservargli una sfortuna: nascere per caso in un posto dove tutti, prima o poi, saranno costretti a prendere in considerazione l'idea di emigrare.
Oltre a trascinarsi addosso il macigno della scelta che prima o poi dovrà affrontare, la sua personalità nel corso degli anni è stata modellata dal peso che si porta addosso fin dell'adolescenza: non essere riuscito a dare l'ultimo saluto al padre prima della sua scomparsa, stroncato da una malattia sconosciuta e dietro delle circostanze alquanto misteriose. Questa mancanza, combinata con la voglia di verità che gli rode dentro e una vita alquanto precaria in un sud dove le cose cambiano con una lentezza esasperante, farà nascere in lui un senso di avversione e distacco nei confronti della sua famiglia e della terra che lo ha visto nascere e crescere. A dare il colpo di grazia a questi sentimenti ci penserà una ragazza straniera, venuta in vacanza nel villaggio turistico dove lavora, che lo spingerà ad eseguire quella mossa che da tanto aspettava.  
Scritto in seconda persona, stile già utilizzato in passato, la mia sfida è stata quella di raccontare una realtà, quella comune dei nostri giorni, di una persona come tutti noi, tramortita dagli eventi di una Sicilia arida e immobile.
Il mutamento della civiltà moderna verso una società liquida, afferma Bauman, sta portando alla diffusione della cultura del fare a meno di strutture forti, legami duraturi e progetti a lungo termine, generando sentimenti di diffidenza ed egoismo nei confronti del prossimo. Saranno tutti questi sentimenti ad accogliere il protagonista del romanzo nell'avventura che decide di intraprendere per assicurarsi un futuro stabile e affermarsi nella vita come rivincita nei confronti delle proprie origini.

domenica 13 marzo 2016

Un'ora di lezione con Massimo Recalcati

"Avevo perso tempo e restavo indietro. Sembrava un destino scritto sin da quando ero bambino". Con questa frase si apre il quinto capitolo del libro "L'ora di Lezione" dello psicanalista Massimo Recalcati, edito da Einaudi. Si tratta del capitolo più intenso del saggio ambientato negli anni settanta nella classe di un istituto agrario della periferia di Milano. Una vera e propria dedica d'amore dell'autore destinata alla sua insegnante, all'interno di un testo che traccia la metamorfosi del sistema educativo da quello autoritario ed edipico verso una scuola narcisistica e di massa, dove gli insegnanti sono relegati a un ruolo secondario e marginale, isolati e impossibilitati ad educare. "Per tutti loro io ero quello che restava sempre indietro. Ero la vite storta... impossibile da raddrizzare". Ma poi nell'istituto era arrivata una nuova insegnante di lettere e un nuovo amore era scoccato. Non il classico colpo di fulmine studente/insegnante, bensì un amore per il sapere, per l'apprendere, l'amore verso la letteratura tout court. In poco tempo, grazie a quell'incontro si era manifestata una metamorfosi nell'autore/protagonista, da colui che restava sempre indietro, che si distraeva facilmente, che pensava a tutto fuorché allo studio, che veniva bocciato, a colui che divorava interi libri.
Come può l'incontro con un insegnante stravolgere completamente una persona? "Non sarei stato più l'idiota della famiglia, il bambino diverso, anormale, storto che gettava i suoi genitori nella preoccupazione angosciata". Recalcati con questo capitolo ci parla del miracolo che avviene nell'ora di lezione, dei mondi nuovi che si possono creare nell'arco di quei sessanta minuti. L'autore ci insegna a non avere paura dell'amore per la letteratura, per la fame di sapere ed ascoltare, di rivivere attraverso le vite e le opere di poeti e scrittori passati, il nostro presente per capirlo e comprenderlo meglio. La scuola è tutto, l'insegnamento e il rispetto che riserviamo ai nostri insegnanti sono gli ingredienti per rendere la nostra vita una continua scoperta. "Ci hai insegnato che il desiderio senza impegno è solo un capriccio... Ci hai insegnato che le parole portano con sé una potenza sconosciuta che eccede qualunque spiegazione e di cui bisogna imparare ad avere rispetto e saperne godere".
Non c'è dubbio che dobbiamo tornare a concepire la scuola come un luogo di ammaestramento disciplinare e non come un'ennesima centrifuga burocratica fatta di numeri e risultati. Questo libro ce lo fa capire, il suo quinto capitolo ci incita a riscoprire la forza dell'educazione, il desiderio di apprendere, scoprire, ascoltare, migliorarsi, amare.   

mercoledì 21 ottobre 2015

I vincitori dei maggiori premi letterari italiani del 2015

Premio Campiello:  Marco Balzano - "L'ultino arrivato" - Sellerio.

Premio Viareggio-Rèpaci:  Antonio Scurati - "Il tempo migliore della nostra vita" - Bompiani.

Premio Bancarella:  Sara Rattaro - "Niente è come te" - Garzanti.

Premio Strega:  Nicola Lagioia - "La ferocia" - Einaudi.

Premio Mondello:
Nicola Lagioia - "La ferocia" - Einaudi.
Letizia Muratori - "Animali domestici" - Adelphi.
Marco Missiroli - "Atti osceni in luogo privato" - Feltrinelli.

Premio Bagutta: Sandro Veronesi - "Terre rare" - Bompiani

Premio Bergamo: Stefano Valenti - "La fabbrica del panico" - Feltrinelli.

Premio Lampedusa: Fleur Jaeggy - "Sono il fratello di XX" - Adelphi.

Premio Rapallo Carige Donna:  Valentina D'Urbano - "Quella vita che ci manca" - Longanesi.

venerdì 16 gennaio 2015

Scrittori italiani esordienti del 2015

Le classifiche parlano chiaro, gli scrittori sconosciuti fanno fatica a farsi conoscere e a vendere, eppure le case editrici italiane sono sempre alla ricerca dell'esordiente che possa far successo. Ecco qui sotto riportati alcuni tra i tanti debutti interessanti nella narrativa per il 2015 in aggiunta con alcuni semi-esordienti che si sono già affermati.

Marco Peano  - "Imparare a dire addio a ciò che amiamo" - Minimum Fax.
Stefano Pistolini  - "Gratitudine" - Elliott.
Enrico Ianniello  - "La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin" - Feltrinelli.
Claudia Zanella  - "Tu e nessun'altra" - Rizzoli.
Enrica Tesio - "La verità, vi spiego, sull'amore" Mondadori.
Ginevra Lamberti  - "La questione più che altro" - Nottetempo.
Alice Torriani  - "L'altra sete" - Fandango.
Giorgio Specioso  - "Dinosauri" - Baldini&Castoldi.
Giuseppe Elia Monni  - "Il corpo della città" - Mondadori.
Massimo Zamboni  - "L'eco di uno sparo" - Einaudi.
Nadia Terranova  - "Gli anni al contrario" - Einaudi.
Niccolò Zancan  - "Ti mando un bacio" - Sperling&Kupfer.
Lilith Di rosa  - "Russian roulette" - Bompiani.
Laura Bonaiuti  - "Se nessuno sa dove sei" - Piemme.
Enrica Belli  - "La giovane morte di Mario Pietrantoni" - Frassinelli.
Lorenzo Marone  - "La tentazione di essere felici" - Longanesi.
Michela Tilli  - "Ogni giorno come fossi bambina" - Garzanti.
Alice Ranucci  - "In silenzio nel tuo cuore" - Garzanti.
Francesco Paolo Maria Di Salvia  - "La circostanza" - Marsilio.
Antonio Menna  - "Il mistero dell'orso marsicano ucciso come un boss ai quartieri spagnoli" - Guanda.
Simonetta Tassinari  - "La casa di tutte le guerre" - Corbaccio.
Daniele Autieri  - "Finché non ci fottiamo il mondo" - Chiarelettere.
Silvia Zucca  - "Guida astrologica per cuori infranti" - Nord.
Silvana Gandolfi  - "I più deserti luoghi" - Ponte Alle Grazie.
Federico Maria Sardelli  - "L'affare Vivaldi" - Sellerio.


 

mercoledì 5 novembre 2014

Ecco i vincitori dei maggiori premi letterari italiani del 2014

Premio Campiello:
Giorgio Fontana - "Morte di un uomo felice" - Sellerio.

Premio Viareggio:
Francesco Pecoraro - "La vita in tempo di pace" - Ponte alle Grazie.

Premio Bancarella:
Michela Marzano - "L'amore è tutto: è tutto ciò che so dell'amore" - Utet.

Premio Strega:
Francesco Piccolo - "Il desiderio di essere come tutti" - Einaudi.

Premio Mondello:
Giorgio Falco - "La gemella H" - Einaudi.

Premio Bagutta:
Maurizio Cucchi - "Malaspina" - Mondadori (ex aequo) Valerio Magrelli - "Geologia di un padre" - Einaudi.

Premio Bergamo:
Adrian Bravi - "L'albero e la vacca" - Nottetempo.

Premio Lampedusa:  
Javier Marias - "Gli innamoramenti" - Einaudi.

Premio Rapallo Carige Donna:
Emmanuelle de Villepin - "La vita che scorre" - Longanesi.

Premio Carlo Cocito:
Anna Marchesini - "Moscerine" - Rizzoli.

Premio Maria Cristina:
Carmine Abate - "La collina del vento" - Mondadori.

domenica 19 ottobre 2014

Gli uomini contemporanei di De Carlo e Veronesi

Si intitola Cuore Primitivo ed è il nuovo romanzo, il diciottesimo, di Andrea De Carlo appena uscito per la Bompiani (p.p. 364 - 18€). Scritto a capitoli alterni, esperimento ben riuscito già in passato, l'opera narra le scaramucce di tre personaggi che si ritrovano in un paesino ligure arramcpicato tra il mare e l'Appennino. Scorrevole e avvincente, l'autore è bravo a dipingere dialoghi e riflessioni sulle verità che si celano dietro le vite di ognuno dei tre protagonisti. Il titolo fa riferimento all'incapacità dell'uomo moderno di superare i propri istinti anche in un mondo ipertecnologico come il nostro.




Terre Rare è il titolo del nuovo romanzo di Sandro Veronesi (Bompiani, p.p. 407 - 19€) dove il protagonista torna ad essere Pietro Paladini, l'eroe immobile di "Caos Calmo" che adesso copre il ruolo di un uomo in fuga dopo aver perso il controllo sulla sua vita, ritrovandosi nei guai ma che alla fine riesce a trovare un approdo familiare. Dunque il personaggio perfetto per raccontare l'epoca contemporanea fatta di uomini opachi che violano di continuo i propri principi prima di ritrovarsi braccati a fare i conti con la propria integrità.

  


giovedì 11 aprile 2013

VILLA METAPHORA: la fatica delle fatiche di De Carlo


Scrivere un romanzo di quasi mille pagine, oltre a richiedere una massiccia dose di energie e tempo, risulta un'esperienza tendenzialmente controcorrente in un panorama letterario contemporaneo dove gli autori tendono a sintetizzare, concretizzare e comprimere il narrato in maniera da colpire ed emozionare piu' efficacemente il lettore. Con Villa Metaphora, Andrea De Carlo ha voluto lanciare una sfida ai suoi lettori piu' affezzionati, quelli che hanno avuto il coraggio di procurarsi una copia del super mattone, tenendone in mano tutto il peso della carta stampata e arrivare in fondo a una vicenda scritta in diverse "lingue". Non meno eccentrici come chi li ha concepiti, i protagonisti del romanzo si ritrovano intrappolati in un resort di lusso collocato su un'isola vulcanica immaginaria dispersa al centro del mediterraneo, messi a dura prova dalla forza della natura che estrapolera' ad ognuno di loro pregi e difetti. Una provocazione certa quella di De Carlo nei confronti di chi lo legge, gia' pronto ad una nuova fatica letteraria che speriamo non sia prolissa come Villa Metaphora, ma che ugualmente ci tragga uno scorcio della societa' di oggi con tutte le sue contraddizoni, vizi e paure.

giovedì 18 ottobre 2012

Un romanzo dipinto prima della notorietà

La casa dipinta è un romanzo di John Grisham pubblicato nel 2001 ma scritto prima che lo scrittore americano diventasse estremamente famoso coi suoi gialli giudiziari. L'opera è ambientata negli anni cinquanta in Arkansan e racconta di un ragazzino, Luke Chandler, che vive in una famiglia di coltivatori di cotone in perenne bilico finanziario. Gran lunga distante dai gialli di cui Grisham ha abituato i suoi lettori, La casa dipinta rappresenta tutta una serie di scene di vita quotidiane viste dagli occhi malinconici e impotenti di un ragazzino che sogna di diventare un famoso giocate di baseball. Si è trattato di una lettura molto leggera ma che ha avuto quella capacità di far rivivere personali momenti di un passato che probabilmente non si ripresenterà più, aiutati adesso come siamo dalla teconologia e dal progresso che ci stanno rendendo la vita molto più comoda e affordabile.

lunedì 3 settembre 2012

Carmine Abate vince il Premio Campiello

Col romanzo "La collina del vento" edito da Mondadori, Carmine Abate vince la 50esima edizione del Premio Campiello. Sul podio ci sono Francesca Melandri con "Più alto del mare" (Rizzoli) e Marcello Fois con "Nel tempo di mezzo" (Einaudi). Al quarto posto è arrivato Marco Massiroli con "Il senso dell'elefante" (Guanda), mentre al quinto giunge Giovanni Montanaro con "Tutti i colori del mondo" edito da Feltrinelli. A Dacia Maraini spetta, invece, il premio alla carriera.
Nato in Calabia, Carmine Abate, di etnia albanese, è autore di romanzi e racconti di grande successo. Dopo aver vissuto in Germania, si è stabilito nel Trentino proponendosi come un autore di rilievo e di studio della cultura calabrese. 
P.S. Il "Campiello" è un premio letterario istituito nel 1962 che viene assegnato annualmente a opere di narrativa italiana. Il Premio nasce per volere degli Industriali del Veneto come contributo alla cultura e alla promozione della lettura.


martedì 7 agosto 2012

Self-publishing e il suo gap

Parole come self-publishing e print on demand sono sempre più ricorrenti nel panorama editoriale internazionale. Basti pensare che negli ultimi anni, con il costante aumento nella nascita di siti di auto-pubblicazione di libri in formato elettronico e non, il mercato dell'editoria indipendente sta assumendo proporzioni non indifferenti continuando ad acquisire sempre più quote di mercato. Sia che per passione, semplice curiosità e divertimento, o proprio come voglia di farsi scoprire dal grande pubblico, l'auto-pubblicazione è senza dubbio il metodo più democratico per mettere sul mercato libri che si guadagnano delle opportunità per essere scoperti dove altrimenti rimarrebbero persi nell'oceano dell'editoria tradizionale.
Ma una cosa ancora non mi è chiara, ovvero il gradino che c'è da superare nel far sì  che effettivamente alle opere auto-pubblicate sia data l'occasione di mettersi in mostra in riviste e periodici cartacei e online. Spulciare nei siti di auto-pubblicazione richiede molta pazienza e il pubblico esige delle critiche e opinioni certe e reali sui libri provenienti dall'editoria fai da te. E su questo siamo ancora molto indietro. Bisognerebbe cominciare a fare come in Inghilterra dove  in alcuni periodici molto diffusi, periodicamente vengono pubblicate recensioni di libri auto-pubblicati di autori sconosciuti. È questa una via da adottare e che mi sento di suggerire. L'altra e sempre valida è quella di non smettere mai di leggere per far aumentare le probabilità di incontrare qualche bella sorpresa.

lunedì 4 giugno 2012

Borsellino e le verità non dette, un libro di Enrico Deaglio


A Paolo Borsellino piaceva citare liberamente dal Giulio Cesare di Shakespeare una frase secondo cui "è bello morire per ciò in cui si crede. Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola". È un paradosso terribile che questi vent'anni abbiano condannato proprio lui a morire molte volte, ucciso in innumerevoli versioni da colpevoli sempre diversi. È stato lo stato, lo stato mafia, la mafia stato; il doppio stato. È stato Berlusconi, o perlomeno Dell'Utri. Sono stati i servizi. Deviati. No, quelli ufficiali. Sono stati Ciancimino e Provenzano. Il fatto è che l'omicidio di Borsellino è ormai diventato uno di quei buchi neri della storia italiana, in cui come in un gorgo si annodano e si raccolgono tutti i misteri, i protagonisti, le inconfessabili verità di un momento storico e di un paese che ha sempre avuto molto da nascondere, in primo luogo a se stesso. "Tale è stato il destino del nostro eroe; e l'Italia non è un paese per eroi. La ricerca della verità sul suo assassinio implicava un contributo di onestà, che è stata soffocata. Difficile che si possa recuperare il tempo perduto, perché ormai quella stessa ricerca della verità è strettamente connessa con la ricerca delle ragioni della disonestà di chi doveva cercarla. E dunque, diventa un'impresa quasi impossibile." Ma quello che è possibile fare è scavare nel mosaico sepolto, separare le tessere vere da quelle false, ripulire, rimetterle in ordine e raccontarle.
"Il vile agguato" di Enrico Deaglio, Feltrinelli Editore, 141 p.

giovedì 19 aprile 2012

Flipback books: I libri letti al contrario.




Già da tempo nel Regno Unito si è assistiti all'introduzione di una nuova tipologia di libri: i flipback, ovvero i libri in "miniatura" dalle dimensioni di una vecchia cassetta, stampati su carta sottilissima (generalmente utilizzata per la stampa di Bibbie), dove il testo corre parallelo alla colonna vertebrale e le pagine dovranno essere quindi girate verso l'alto e non a sinistra come comunemente accade con i libri tradizionali. Dopo l'enorme successo avuto nei Paesi Bassi, dove i flipback sono stati creati, anche alcuni editori di Francia, Spagna e Regno Unito, stanno intensificando la pubblicazione di già affermati titoli in questo nuovo formato che combina la comodità di un piccolo libro facilmente trasportabile al piacere della carta stampata. E se anche l'introduzione di questi flipback non rappresenta una sorta di guerra ai libri elettronici, l'intento degli editori, a mio avviso, è quello di creare nostalgia al modello tradizionale di pubblicazione della carta stampata che ancora persiste forte e radicata in ognuno di noi.

lunedì 12 marzo 2012

DER JUNGE MIT DEM SELTSAMEN KARMA


Dies ist der zweite Roman des jungen Schriftstellers Daniele D’Agostino aus Palermo. Entstanden unter dem Einfluss der Romane des Schriftstellers Andrea De Carlo ist „Der junge Mann mit dem seltsamen Karma“ ein Bildungsroman, der in Palermo und Mailand spielt und einen Vergleich zwischen zwei sehr unterschiedlichen gesellschaftlichen Realitäten anstellt, die aber dasselbe „Lebensleiden“ gemein haben. Daniele D’Agostino ist in Palermo geboren und lebt in Sizilien und London. In der Zwischenzeit hat er schon seinen dritten Roman beendet, der ebenfalls bald erscheinen wird. D’Agostino ist auf der Suche nach Anerkennung als Schriftsteller, um sich dem Schreiben hauptberuflich widmen zu können. Er hat immer davon geträumt, seine Lieblingsaktivitäten miteinander zu verbinden: das Schreiben und das Reisen. „Il ragazzo dallo strano Karma“ ist schon im Internet unter www.lulu.com und in Kürze auch im Buchhandel erhältlich.

mercoledì 27 luglio 2011

Writer Sarah Thornton wins £65,000 damages over review


An author has won £65,000 in libel damages over a "spiteful" book review that was written by a journalist for a broadsheet newspaper. Sarah Thornton took legal action over Lynn Barber's 2008 review of her book Seven Days in the Art World. Ruling in London's High Court, Mr Justice Tugendhat said the Daily Telegraph review was "spiteful" and contained serious factual errors. The newspaper said it would appeal "at the earliest opportunity". Ms Thornton's libel complaint related to Ms Barber's allegation that she had not been interviewed by the author for the book, despite being quoted in it. However, the court found the claim to be false and also rejected Ms Barber's claim that Ms Thornton granted interviewees copy approval for their contributions to the book. The Telegraph Media Group must pay Ms Thornton £50,000 in relation to the libel, and £15,000 for malicious falsehood concerning the claim of copy approval, as well her legal fees. Speaking afterwards Ms Thornton said: "This case, at its heart, is about journalistic integrity. At a time when the ethics of the tabloids are under scrutiny, here is an example of a 'quality' journalist's abuse of power."

sabato 4 dicembre 2010

WORLD BOOK NIGHT


One million books will be given away free in the UK and Ireland on 5 March 2010 for the inaugural World Book Night. Some 20,000 volunteers will hand out 48 copies each of their favourite book from a 25-strong list. A further 40,000 will be distributed by organisers.
Would-be volunteers apply through the event's website, choosing a book from the list which features Alan Bennett, John Le Carre and Margaret Atwood.
World Book Night chairman Jamie Byng said: "There are few things more meaningful than the personal recommendation. Having one million books given to one million different people on one night in this way is both unprecedented and hugely exciting."
Volunteers have until 4 January to apply to become a book-giver. The 20,000 people selected will be invited to take part in parties and celebrations on World Book Night, which is being supported by BBC Two.
To know more about it, go to: http://www.worldbooknight.org/

domenica 14 novembre 2010

Finalmente ecco GITA D'OLTRALPE

Dopo mesi e mesi di revisioni e, grazie al preziosissimo aiuto dell'amico Nicola Basile, che ne ha curato in parte editing e correzioni, ecco pronto il mio terzo romanzo, intitolato GITA D'OLTRALPE. L'edizione di questo romanzo è stata realizzata con lulu.com, un sito americano di autopubblicazione e autostampa, molto efficiente e riconosciuto a livello internazionale. La scelta di questo metodo di pubblicazione deriva dalla difficile situazione che incombe sull'editoria italiana e in special modo sui giovani appassionati scrittori che, purtroppo, non riescono a trovare spazio presso conosciuti editori.




Per tutti voi, ecco una breve presentazione del romanzo:



Il protagonista del romanzo si chiama Vito Sciacca, si tratta di un tranquillo giovane di Palermo, poco più che ventenne, che vive bene con sua mamma e fa la cosiddetta “bella vita”. È in cerca del momento e degli stimoli giusti per fuggire dalla sua città e raggiungere una di quelle organizzazioni umanitarie che diffondono del bene in giro per il mondo, nei posti più sperduti. Una notte però, nella sua mente si snoda un sogno misterioso, ambientato in una città straniera nella quale riconosce Parigi, dove incontra una ragazza senza capire bene chi sia...
Intrigato e curioso, anche se dentro di sé nutre seri sospetti su chi possa essere la tipa, Vito organizza un viaggio con due amici nella capitale transalpina, dove viene ospitato da una sua vecchia conoscenza, Fabien, che ha appena messo piede nel suo nuovo appartamento nel cuore del quartiere hot di Pigalle. Dopo eccitanti giorni di visita, tra le impervie strade della capitale francese, Vito darà finalmente risposta alla sua ricerca...

L'opera è caratterizzata da un linguaggio e una struttura semplice che creano un’insieme abbastanza agile da leggere e seguire dove avventura e piacere della scoperta si mescolano creando un’armoniosa simbiosi. La descrizione della città di Parigi porterà il lettore alla scoperta di luoghi suggestivi e soprattutto metterà a confronto due realtà distanti migliaia di chilometri. E come nei miei precedenti romanzi, il ruolo dell’amicizia e del suo misterioso e affascinante mondo che vi ruota attorno, rappresenta la colonna portante che accompagna tutta la fabula.

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martedì 29 dicembre 2009

Addio a Carlo Sgorlon: narratore della discordia


È morto a settantanove anni lo scrittore il cui nome è strettamente legato alla terra e al mondo friulano, di cui ha raccontato storie e saghe. È stata la famiglia a dare la notizia precisando che lo scrittore, da tempo ricoverato in ospedale, è morto la sera di Natale. Carlo Sgorlon è nato nel 1930 a Cassacco, paese di quasi tremila abitanti a tredici chilometri da Udine, dove ha vissuto fino ai diciotto anni, prima di intraprendere gli studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove studiò lettere e grazie al quale riuscì a trovare lavoro come professore e insegnare nelle scuole superiori.
In quegli stessi anni iniziò a scrivere e dopo alcune storie legate a "tematiche contemporanee" tra angoscia e nevrosi, arrivò La Luna color ametista (1970), romanzo che rivelò la tendenza di Sgorlon a muoversi verso i temi corali e collettivi che caratterizzeranno la sua scrittura successiva. Del 1973 è il romanzo
Il trono di legno con cui vinse il Premio Campiello.
Con i suoi romanzi, racconti e fiabe ha vinto prestigiosi premi letterari, tra cui il Supercampiello (due volte, unico tra gli scrittori italiani contemporanei), lo Strega, il Nonino. Le sue opere sono state tradotte in decine di lingue. Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo: La regina di Saba (1975), Gli dei torneranno (1977), La carrozza di rame (1979), La conchiglia di Anataj (1983), L'armata dei fiumi perduti (1985), L'ultima valle (1987). Il suo ultimo libro, La penna d'oro (Morganti, 2008), è un’ironica e disincantata autobiografia dove l’autore si racconta parlando della sua vita, della poetica e dei suoi rapporti con il mondo letterario, spesso difficili, confessando l’amarezza per il suo isolamento dagli altri scrittori a causa soprattutto della sua personale tesi dov’è convinto che l’uomo possa “percorrere il proprio cammino muovendosi su due piani di esistenza paralleli: quello della realtà e quello del fantastico”.

giovedì 22 ottobre 2009

Intervista a Giacomo La Franca per «Il settimanale di Bagheria»


Pietre Cadute (310 pagine, 15 euro, Eclissi Editrice) è il romanzo d’esordio di Giacomo La Franca, originario di Realmonte, in provinvia d’Agrigento, ma residente a Milano da diversi anni. Il romanzo si snoda contrapponendo la vita del protagonista, ora durante i ribelli anni universitari, ora da sposato con moglie e figlia al carico e impiegato in un grande azienda del marketing a Milano. Quella di La Franca è una storia intensa, carica di emozioni e riflessioni, resa leggera e scorrevole da un linguaggio ironico e da dialoghi aperti, dove l’incertezza del protagonista, Paolo, per il futuro, ci rivelano piccole sorprese e continue fughe, con l’obiettivo di riportare indietro una parte di sé perduta nel tempo e nella quotidianità, che sembra essere l’unico vero giudice di vita.
L’autore siciliano, davanti una tazza fumante di caffè in un bar di Milano, mi ha concesso l’onore di poter porgli delle domande e scambiare così pareri e timori di un’arte, quella della scrittura, in continua evoluzione e che subisce i ritmi frenetici della nostra era, ma che non smette di perdere il suo fascino e soprattutto non smette di rilasciare emozioni agli appassionati.


Come nasce una storia? Viene fuori prima il titolo che ispira la storia o nasce prima l’idea del racconto?
Il materiale “grezzo” di una storia, nasce sempre dal tuo vissuto, da ciò che vedi e che hai sentito. Poi è la fantasia il vero artigiano che affina, elabora e costruisce un racconto, nel mio caso un romanzo.
Sicuramente nasce prima l’idea del racconto, il titolo è accessorio, “Pietre cadute” si è chiamato per due anni “Barcellona” ed è stato un mio amico a farmi notare che poteva essere scambiato per una guida turistica, il che forse avrebbe contribuito alle vendite.
Chi scrive ha sempre dei piccoli riti o abitudini che segue regolarmente. Le tue quali sono, se ne hai?
Io ho fatto di necessità virtù. Avendo moglie, figlia e una cagnolina in genere scrivo di notte quando “le mie donne” dormono. Alle ventitrè circa mi faccio un caffè doppio e m’immergo nella scrittura per due, tre ore. Ovviamente la sveglia del mattino è un castigo divino.
Cosa vuoi rappresentare con il passaggio del protagonista di “Pietre cadute” da studente modello a vero rinnegato universitario?
In realtà il protagonista ha una metamorfosi molto più complessa, determinata dal fatto che non sa bene ciò che vuole e comincia a crescere dentro di lui la necessità di trovare una propria identità che è distante dalle aspettative stereotipate dei suoi genitori.
L’amicizia nel libro rappresenta un valore fondamentale, ma per La Franca cos’è veramente l’amicizia?
Sicuramente l’amicizia è una forma d’innamoramento a volte più sottile e meno cruento dell’amore per una donna, dove giocano ruoli importanti e devianti, il senso del possesso e della gelosia, molto di più che nell’amicizia.
Quando finisci di scrivere un libro sei pienamente soddisfatto o c'è sempre qualcosa che cambieresti?
Se potessi riscrivere o modificare “Pietre cadute” lo farei subito. Non si è mai soddisfatti pienamente perché quando il tuo romanzo è già nelle librerie tu intanto sei cambiato e alcune cose dentro di te sono diverse e per certi versi non coincidono più pienamente con ciò che sei dopo la pubblicazione. Per questo molti scrittori non rileggono mai i romanzi che hanno scritto.
Cosa significa essere scrittore oggi e come si fa diventarlo?
Essere uno scrittore in Italia oggi è prendere coscienza del fatto che molto difficilmente vivrai di questo lavoro e quindi se scrivi è perché ami farlo senza contropartite. Alla domanda “come diventarlo?” non so proprio rispondere, anche perché bisogna capire quando lo si diventa. Magari quando hai pubblicato con una casa editrice? Quando hai venduto un numero cospicuo di copie? Un premio letterario… non so. Forse quando uno sconosciuto/a che ti ha letto ti scrive dicendoti che gli hai regalato emozioni, sorrisi e una lacrima, ed io ho avuto la fortuna di ricevere più di una mail dai miei lettori con i ringraziamenti per le emozioni provate all’interno delle pagine di “Pietre cadute”.
Se la tua scrittura fosse accompagnata dalla musica, quale genere sarebbe?
Sarebbe sicuramente rock in tutte le sue declinazioni!
Progetti letterari in cantiere?
Sto lavorando su un noir ambientato tra il lago di Como (ad alcun scrittori ha portato fortuna questo lago) e le valli del Ticino. Spero di poterlo dare alle stampe in primavera.

venerdì 26 giugno 2009

Chiara Taormina a Palermo


Venerdì 26 Giugno, presso la libreria Kursaal Kalhesa di Palermo, si è svolta la presentazione dell'opera prima di Chiara Taormina, ovvero "Cammy e il libro sacro", un romanzo misto fantasy/fiaba che narra le vicende di un cammello particolare che sa parlare con gli uomini ma soprattuto riesce a scrivere e leggere qualsiasi scrittura.
Questa grande capacità che viene messa a frutto della tribù dove il cammello vive, suscita invidia e qualcuno che tenterà in tutti i modi di utilizzare questa grande capacità del cammello per fini oscuri. Come ogni fantasy che si rispetti, la contrapposizione bene/male fa nascere un'opera leggera ma forte, molto ben descritta che cela al suo interno tutta una serie di significati che devono far riflettere l'uomo moderno...

L'opera, pubblicata da Davide Zedda editore, ha avuto il piacere di essere presentata da me in compagnia dell'esperto di fantasy Marco Picone, il 26 Giugno alle ore 18, al Kalhesa, un vero gioiello di Palermo incastonato in una parte di città fortunatamente rivalutata negli ultimi anni dal comune di Palermo.