"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

sabato 4 dicembre 2010

WORLD BOOK NIGHT


One million books will be given away free in the UK and Ireland on 5 March 2010 for the inaugural World Book Night. Some 20,000 volunteers will hand out 48 copies each of their favourite book from a 25-strong list. A further 40,000 will be distributed by organisers.
Would-be volunteers apply through the event's website, choosing a book from the list which features Alan Bennett, John Le Carre and Margaret Atwood.
World Book Night chairman Jamie Byng said: "There are few things more meaningful than the personal recommendation. Having one million books given to one million different people on one night in this way is both unprecedented and hugely exciting."
Volunteers have until 4 January to apply to become a book-giver. The 20,000 people selected will be invited to take part in parties and celebrations on World Book Night, which is being supported by BBC Two.
To know more about it, go to: http://www.worldbooknight.org/

domenica 14 novembre 2010

Finalmente ecco GITA D'OLTRALPE

Dopo mesi e mesi di revisioni e, grazie al preziosissimo aiuto dell'amico Nicola Basile, che ne ha curato in parte editing e correzioni, ecco pronto il mio terzo romanzo, intitolato GITA D'OLTRALPE. L'edizione di questo romanzo è stata realizzata con lulu.com, un sito americano di autopubblicazione e autostampa, molto efficiente e riconosciuto a livello internazionale. La scelta di questo metodo di pubblicazione deriva dalla difficile situazione che incombe sull'editoria italiana e in special modo sui giovani appassionati scrittori che, purtroppo, non riescono a trovare spazio presso conosciuti editori.




Per tutti voi, ecco una breve presentazione del romanzo:



Il protagonista del romanzo si chiama Vito Sciacca, si tratta di un tranquillo giovane di Palermo, poco più che ventenne, che vive bene con sua mamma e fa la cosiddetta “bella vita”. È in cerca del momento e degli stimoli giusti per fuggire dalla sua città e raggiungere una di quelle organizzazioni umanitarie che diffondono del bene in giro per il mondo, nei posti più sperduti. Una notte però, nella sua mente si snoda un sogno misterioso, ambientato in una città straniera nella quale riconosce Parigi, dove incontra una ragazza senza capire bene chi sia...
Intrigato e curioso, anche se dentro di sé nutre seri sospetti su chi possa essere la tipa, Vito organizza un viaggio con due amici nella capitale transalpina, dove viene ospitato da una sua vecchia conoscenza, Fabien, che ha appena messo piede nel suo nuovo appartamento nel cuore del quartiere hot di Pigalle. Dopo eccitanti giorni di visita, tra le impervie strade della capitale francese, Vito darà finalmente risposta alla sua ricerca...

L'opera è caratterizzata da un linguaggio e una struttura semplice che creano un’insieme abbastanza agile da leggere e seguire dove avventura e piacere della scoperta si mescolano creando un’armoniosa simbiosi. La descrizione della città di Parigi porterà il lettore alla scoperta di luoghi suggestivi e soprattutto metterà a confronto due realtà distanti migliaia di chilometri. E come nei miei precedenti romanzi, il ruolo dell’amicizia e del suo misterioso e affascinante mondo che vi ruota attorno, rappresenta la colonna portante che accompagna tutta la fabula.

Per acquistarlo clicca qui

giovedì 7 ottobre 2010

Vargas Llosa vince il Nobel della Letteratura


È stato assegnato allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa il Nobel per la letteratura. Il prolifico autore - suoi capolavori come "La città e i cani", "La zia Julia e lo scribacchino", "La Casa Verde", "Elogio della matrigna" - è stato premiato dall'Accademia di Svezia "per la sua cartografia delle strutture del potere e per le acute immagini della resistenza, rivolta e sconfitta dell'individuo". Nato ad Arequipa, in Perù, il 28 marzo 1936, Vargas Llosa ha preso la nazionalità spagnola nel 1993, tre anni dopo la sua sconfitta nelle elezioni presidenziali. Quest'anno ha così vinto a Stoccolma uno scrittore "popolare", i cui libri sono conosciuti e tradotti in tutto il mondo. Ancora una volta l'americano Philip Roth, "invocato" dai critici di tutto il mondo", non ce l'ha fatta.

giovedì 16 settembre 2010

Falling in love costs friends


A study, made by the Oxford University and presented to the British Science Festival at Aston University, says that falling in love comes at the cost of losing at least two close friends. This happens because a passionate new relationship can leave you little time for others.
The researchers, after asked people about their inner core of friendships, found the core, which numbers about five people, dropped by two as a new lover came to dominate daily life.
"People who are in romantic relationships - instead of having the typical five [individuals] on average, they only have three in that circle," explained Robin Dunbar, a professor of evolutionary anthropology at Oxford.
In our life we have different kind of friends: there are people who we see at least once a week; people we go to at moments of crisis, people we see about once a month - the "sympathy group". They are all the people who, if they died tomorrow, we would miss and be upset about. The result of the research confirms that the intimacy of a relationship - your emotional engagement with it - correlates very tightly with the frequency of your interactions with those individuals.
If we don't see people, the emotional engagement starts to drop off, and quickly because our attention is so wholly focussed on your romantic partner that you just don't get to see the other folks you have a lot to do with, and therefore some of those relationships just start to deteriorate.

domenica 18 luglio 2010

L’Islam e il Mediterraneo alla G.A.M. di Palermo


Da domenica 18 a domenica 25 Luglio, la Galleria d’Arte Moderna Sant’Anna (via Sant’Anna 21, Palermo) avrà l’onore di ospitare la quinta edizione di "Sole Luna Festival - un ponte tra le culture". Si tratta di un concorso di documentari audiovisivi che hanno come focus i temi fondamentali per l’Islam e il Mediterraneo, con l’obiettivo di mostrare al mondo la cultura, i costumi e la vita degli stati mediterranei e di quelli islamici. L’inaugurazione è prevista al Chiostro Sant’Anna domenica 18 luglio alle 19.30, cui seguirà un concerto di Karim Said, musicista di origine palestinese; per quanto riguarda le proiezioni si comincerà con “Jaffa, the orange’s clock work” di Eyal Sivan per la sezione Mediterraneo e “Country life” di Hossein Jehani per l’Islam.
La rassegna audiovisiva si sta costantemente e saldamente affermando come simbolo multietnico nel panorama palermitano non facendo altro che confermare come l’arte riesca a divenire uno stabile ponte comunicativo tra popolazioni e ideologie molto diverse tra loro. La settimana della rassegna sarà dedicata all’approfondimento sulle problematiche e le tradizioni delle zone del Mediterraneo, del mondo islamico e, più in generale, del vicino ed estremo oriente.
Come per ogni edizione, è tradizione che i documentari saranno divisi nelle sezioni “Mediterrano” e “Islam”; quest’anno verrà proiettata anche la celebre “trilogia della guerra” di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, ovvero i tre film “Prigionieri della guerra” (1995), “Su tutte le vette è pace” (1998) e “Oh uomo” (2004), opere che colgono senza mezzi termini il senso di sgomento che si prova di fronte alla guerra e alla sua crudeltà.
Oltre ai documentari che caratterizzano da sempre il festival, per tutta la durata della rassegna ci saranno concerti, incontri e dibattiti, tutti incentrati su tematiche come l’integrazione, la multiculturalità e altri argomenti che legano Oriente e Occidente. Domenica 25 Luglio alle 20.00, per finire, ci sarà la serata di premiazione con la proiezione del film vincitore della rassegna.
Per avere informazioni sul programma delle proiezioni è possibile consultare il sito della rassegna
www.solelunaunpontetraleculture.com.

domenica 11 luglio 2010

Gli “Scanazzati” di Gianni Allegra



Femmine e Scanazzati è il titolo della selezione di acrilici su tela del pittore palermitano Gianni Allegra, che verrà inaugurata venerdì 9 Luglio, in mostra da Nzocchè, nuovo spazio nella Palermo profonda del Borgo Vecchio, situata in via Ximenes 95 a Palermo.
I dipinti, appartenenti alla stagione 2000-2001, non sono altro che il racconto degli scanazzati osservati dall’autore da bambino al riparo e dietro le sbarre del balcone di casa. Si tratta di ragazzini che vivono per strada noncuranti di pioggia e intemperie, che giocano a calcio con tutto quello che trovano. Gli indumenti rappresentati nei disegni sono canottiere sporche e mutande dall’elastico lento al posto dei canonici calzoncini. Le femmine fanno il paio con i ragazzacci di strada e sono protagoniste di fantasie smodate. Donne nude, prosperose, insidiose e perturbanti, dall’anima di carne. Ogni disegno prevede la scomposizione e la frantumazione delle forme e dei segni. I colori si fanno concitati, sporchi e vivaci, influenzati dalla fumettistica che rendono la visione generale dei disegni visionari e nel contempo scorretti e quasi volgari.
Gianni Allegra, oltre ad essere un eccellente illustratore, è anche pittore, autore satirico e si dedica alla realizzazione di graphic novel e fiabe. La sua mostra resterà aperta fino a sabato 24 luglio ed è visitabile dalle 19 alle 24 (ingresso libero).

domenica 4 luglio 2010

I “Movimenti Cromatici” di Elio Scuderi




Sabato 10 luglio alle ore 18,00, presso la Sala delle Esposizioni di Palazzo Aragona Cutò (via Consolare, a Bagheria) verrà presentata dal Sindaco Dr. Biagio Sciortino, l’Assessore Filippo Maria Tripoli e dal Prof Giovanni Battista Maria Falcone la personale dell’artista Elio Scuderi intitolata “Movimenti Cromatici”.
La rassegna ripercorre, attraverso una trentina di opere, il percorso creativo dell’ultima produzione del giovane artista palermitano, riuscendo a creare delle opere intriganti, cariche di simboli ad alto contenuto poetico. Memorie, sentimenti, immaginazione e inconscio nelle sue opere si mescolano creando un tutt’uno che rispecchia gli ideali di bellezza dell’artista percepiti attarverso primitivi impulsi alla libertà emotiva e sensoriale. La sua produzione artistica, che si basa sull’utilizzo di strati monocromatici di colore su tessuti a rilievo per illustrare le dimensioni estetiche della struttura e dello spazio, è influenzata su un modo unico di fare arte, un modo puramente concettuale e proveniente dal suo io più profondo.
Le sue opere, che risultano essere profondamente suggestive e fortemente evocative, puntano l’obiettivo sul paesaggio quotidiano, appagando lo sguardo e l’animo di quei visitatori che sono in grado non soltanto di guardare, ma soprattutto di osservare.
La Mostra promossa dall’Associazione Artistica Culturale Maestri D’Arte, curata dai critici e storici dell’Arte Prof. Joan Abellò Juanpere e dal Dr. Louis Laganà, è patrocinata dal Comune di Bagheria (PA), dall’Assessorato alla Cultura e Legalità e da Cittadella Center – The Citadel Victoria Gozo Malta.
Per informazioni contattare: Associazione Artistica Culturale Maestri D’Arte. Tel. +39 349 3744896. Info:
maestridarte@gmail.com.

domenica 27 giugno 2010

Palazzo Sant’Elia espone la natura secondo De Conciliis


Fino a lunedì 13 Settembre, sarà possibile visitare la mostra di Ettore De Conciliis, allestita a Palazzo Sant’Elia (via Maqueda 81, Palermo). Si tratta di un’antologia sul periodo più intimista dell’artista campano, classe ’41, che va dal 1982 al 2010, dove ad essere esposte saranno 48 opere, tutte olii su tela e un pastello su carta. L’esposizione è stata organizzata da “Il Cigno G.G. edizioni d’arte” di Roma, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e curata dallo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun.
Ettore De Conciliis, che torna a Palazzo Sant’Elia dopo la collettiva del 2007, è uno dei protagonisti della cosiddetta “arte pubblica” ed è divenuto un artista riconosciuto a livello internazionale nel 1965 per aver realizzato con Rocco Falciano il discusso “Murale della pace”, nella chiesa San Francesco di Avellino. Le 48 opere della corrente mostra, rivolgono lo sguardo alla bellezza semplice della natura dove colori, luci e sensazioni vengono catturati e riproposti con l’obiettivo di inviare dei “non messaggi”, inerenti appunto la semplicità della vita. Paesaggi palermitani, vedute romane, fiori, alberi, fiumi, nebbiie e cieli, sono tutti paesaggi in cui l’artista conferisce sensazioni e desideri profondi e nascosti, che si traformamo negli occhi dei visitatori in veri e propri inni alla vita, grazie alla sue pennellate semplici e decise che creano sfumature più meno intense e trasparenti.
L’esposizione, che si aggiunge alle recenti ‘tappe’ al museo Hermitage di San Pietroburgo, a Castel Sant’Angelo, a Roma, e alla Reggia di Caserta, resterà in allestimento fino a lunedì 13 settembre (ingresso libero, tutti i giorni, tranne sabato e domenica, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20). Per informazioni è possibile chiamare il numero 091.6628923.

martedì 22 giugno 2010

La "Vucciria" secondo Angelo Trapani


Fino a lunedì 5 luglio a Palazzo Fatta (piazza Marina 19, Palermo) verrà proposta la quarta ed ultima mostra fotografica della rassegna "Pot-Show". Una decina di foto in bianco e nero della Palermo antica saranno esposte, foto appartenenti alla serie “Vucciria” di Angelo Trapani, giovane fotografo palermitano che per i suoi scatti predilige gli angoli nascosti del centro storico ed i vicoli di Palermo.
Come spiegano, Giancarlo Marcocchi e Anna Fici, i curatori della mostra, la Vucciria oggi rappresenta un luogo fantasma, pieno di rammarico e ricriminazioni che si porta dietro lo spettro di un passato assolutamente rigoglioso. Anche il famoso mercato dei vecchi tempi non c’è più, lasciando al suo posto striminzite bancarelle, dove a volte si incrociano persino turisti che cercano le tracce del rigoglioso mercato.

La mostra è visitabile ad ingresso libero, dal mercoledì alla domenica, dalle ore 20 alle 24.

lunedì 7 giugno 2010

Derive: Territori con spettatori


Fino al 27 Giugno sarà possibile ammirare la mostra di Simone Mannino, pittore e scenografo palermitano, in occasione della rassegna teatrale “Onora i giorni di festa” a La Vicaria (via Polito 5, a Palermo). La mostra, intitolata “Derive: territori con spettatori” rappresenta un nuovo ciclo di lavori di piccolo formato (collage, resina e pigmenti su carta) attraverso i quali l’artista indaga il territorio come distanza critica, innanzitutto fra esseri umani. In queste opere il territorio diventa una macchina celibataria dove lo spettatore rimane immobile su se stesso ed estraneo al paesaggio che lo ospita. Per Mannino, è l’uomo stesso che è rovina e in un certo senso archeologia visto che è l’ultimo anello della catena evolutiva, trasformatosi in vero e proprio uomo-massa ovvero esseri terminali che sono spettatori della loro stessa scomparsa come uomini e riappaiono come epifanie alienate.
Ecco alcuni titoli delle opere presenti alla mostra curata da Marcello Faletra: “spettatori con fucili”, “cava d’ispica”, “derive” e “linee di fuga”.

domenica 16 maggio 2010

L’enciclopedia online parla siciliano grazie a Sicipedia


La più grande enciclopedia online parla anche siciliano. È proprio così e molti ancora non lo sanno, ma il dialetto siciliano, o meglio la lingua siciliana, fa parte del progetto monumentale di Wikipedia. Il nome di questo motore di ricerca si chiama Sicipedia ed è possibile trovarlo seguendo questo link: scn.wikipedia.org. L’enciclopedia, che vanta già quasi sedicimila articoli e nata nella seconda metà del 2004, possiede le stesse caratteristiche di Wikipedia ed è aperta a tutti, i contenuti sono liberi ed è continuamente in aggiornamento.
L’idea è quella di dare valore al siciliano letterario, di aiutare i siciliani a scrivere correttamente nella loro lingua, ma anche per tentare di salvaguardare una lingua secolare che rappresenta un patrimonio culturale per tutti coloro che in Sicilia ci vivono ma anche per gli emigrati. Non è un caso che l’idea sia venuta proprio ad un gruppo di siciliani emigrati: Pippo D’Angelo, originario del Catanese che vive in Australia, Giuseppe Melfi originario del Ragusano, ma nato e cresciuto in Svizzera e Nino Russo, che vive da cinquant’anni in California.
Sicipedia è divisa in sette sezioni: dalla “Giografìa” alla “Riliggiuni”, dalla “Ticnulogìa” alla “Sucità" e sulla home sono presenti anche le “Nutizzi dâ Sicilia e di l'Italia” e quelle “dû Munnu”, ovvero news nazionali ed estere. Non manca il “Pruverbiu dâ Simana” (il proverbio della settimana) e la sezione “Nnâ storia”, dove si possono leggere date e ricorrenze storiche con tanto di foto.
“Salutamu. Chista è la Wikipedia n sicilianu. La nciclupidìa unni cuegghiè po' junciri paroli novi”. Questa è la frase che dà il benvenuto ai lettori che tradotta letteralmente in italiano significa: “Salve, questa è l'enciclopedia dove chiunque può aggiungere nuove voci”.

lunedì 10 maggio 2010

EFEBOCORTO: Il cinema fatto dai giovani


Dal 19 al 22 maggio, a Castelvetrano, aprirà i battenti la sesta edizione di Efebocorto film festival. Si tratta tra i primi festival in Italia e unico in Sicilia, dedicato interamente ai giovani delle scuole medie superiori, aperto agli studenti siciliani e a quelli provenienti dalle scuole sia italiane che estere con cortometraggi di finzione, documentari, animazione.
Il festival organizzato e curato sin dalla prima edizione, dall’Istituto Scientifico “M. Cipolla” di Castelvetrano, è in partenariato con la Fondazione Kepha, con la Rai 3 Sicilia (che ospiterà presso la sede Rai di Palermo la conferenza stampa), con la New York Film Accademy e con il Comune di Castelvetrano. Il concorso rappresenta oramai un appuntamento fisso dove si favoriscono e intersecano scambi culturali oltre che a rappresentare vero e proprio strumento di conoscenza e promozione di una delle aree di interesse storico-archeologico più importanti del territorio siciliano. Con l’obiettivo di guadagnarsi la giusta e meritata visibilità sul panorama internazionale, numerosi e importanti saranno gli ospiti di questa sesta edizione: Pier Giorgio Bellocchio (produttore cinematografico e televisivo che si è dedicato ai videoclip e ai cortometraggi), gli attori Simona Cavallari, Claudio Gioè, Paolo Briguglia, Corrado Fortuna e inoltre Antonio Vitti della Indiana University e Marco Rossitti dell’Università di Udine.
Sono circa 60 le opere ammesse in concorso nelle due sezioni: Filmaker (giuria presieduta da Daniele Ciprì e composta da Marta Corradi e Gian Filippo Minervini Nocella) e Scuola (giuria presieduta da Miriam Rizzo insieme a Francesco Giordano ed Eleonora Cordaro. Verranno assegnati due premi per i vincitori delle sezioni “filmaker” e “scuola” di 1.500 euro ciascuno e inoltre per i filmakers ci sarà in palio il premio messo a disposizione dalla “New York Film Accademy” consistente in un corso di “Regia in Pellicola” della durata di quattro settimane.
Per ulteriori informazioni sul festival e sulle proiezioni:
www.efebocorto.eu.

domenica 2 maggio 2010

Maurilio Catalano espone a Palazzo dei Normanni


È stata inaugurata venerdì 23 aprile 2010 alle ore 19 nelle Sale Duca di Montalto di Palazzo dei Normanni la personale del maestro siciliano Maurilio Catalano, "Oltre mare", organizzata dalla Fondazione Federico II, che resterà aperta al pubblico fino al 13 Maggio.
Maurilio Catalano, nato a Palermo nel 1942, è stato professore titolare all’Accademia di Belle Arti di Palermo e dal 1963 dirige la Galleria e stamperia "Arte al Borgo" (Via Mazzini, 43 a Palermo, il suo sito web è
www.mauriliocatalano.com).
L’artista palermitano in questa sua nuova personale ci svela ancora una volta la sua abilità del rappresenterare su tela il suo soggetto privilegiato che da sempre è il mare, con le sue mille sfumature, con la sua fauna e la sua flora, nel suo congiungersi con la terraferma. Chiunque potrebbe riconoscere lo stile inconfondibile con cui riproduce le barche da pesca della tradizione isolana, caratterizzate da fasce di colore luminosissimo e sfondi di mare e di cielo di un azzurro particolare e di originale creazione.
Le sue opere sono una esplosione di colori, molto intensi e profondi sono le tonalità di blu, rosso e verde, di vitalità talmente viva e accattivante da muovere nello spettatore una continua meraviglia visiva ed emotiva. Oltre ai 42 dipinti sono esposte anche 2 luminarie e 2 istallazioni: una parata dell’immaginaria famiglia marinara molto suggestiva, pesci e barche coloratissimi, rappresentazioni di un mondo reinventato e miticamente riproposto. Ma l’arte di Catalano non è soltanto quella dipinta su tela, la sua arte è anche la parola, l’esperienza, la vita stessa. Ne sono testimonianza le note frequentazioni dell’artista con Leonardo Sciascia, con Antonino Buttitta ed altri illustri esponenti della cultura siciliana, presso la galleria Arte al Borgo, punto di ritrovo serale, come un tempo avveniva nelle sartorie e nei saloni da barba, per divagare sull’arte.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 8:15 alle 17:45, domenica e festivi dalle 8:15 alle 13:00, col biglietto d’ingresso al solo costo di 3 euro (sarà possibile, come in altre occasioni analoghe, acquistare un biglietto unico che comprende la visita alla Cappella Palatina o anche quella agli appartamenti reali). Ulteriori informazioni sugli eventi organizzati dalla Fondazione Federico II sono disponibili sul sito web all'indirizzo www.federicosecondo.org.

domenica 11 aprile 2010

InformAzione: Una mostra di Massimo Bonanno


È stata inaugurata sabato 10 Aprile la mostra “InformAzione-dal particolare al generale” di Massimo Bonanno, artista polivalente misilmerese che negli ultimi anni si è distinto per l’eclettismo delle sue installazioni, dei suoi quadri, delle sue sculture, tutte opere basate sulla ricerca di nuovi materiali e nuove applicazioni dettate dalla sua naturale sete di esperienze tattili e visive che come protagonista hanno l’uomo immerso in tutte le sue sfaccettature.
La mostra, curata da Marianna Ippolito e formata da installazioni, dipinti e foto, è stata installata presso Skip la Comune (via Sampolo 135, Palermo) e rappresenta un ennesimo percorso che ovviamente ha come protagonista l’uomo e la sua tendenza a generalizzare la storia dell’umanità tramite storie mediatiche d’effetto che agiscono pesantemente sul comportamento individuale, generando effetti di annichilimento sulle identità collettive che perdono il loro potere decisionale.
Informare, per Massimo Bonanno, è una maniera per agire e conferire autenticità sulle relazioni interpersonali, sulla concezione della realtà, ma anche un modo per far riflettere e non far chiudere dentro l’unanimità del consenso collettivo, perché l’infornazione è uno strumento tanto potente quanto devastante che agisce direttamente sulla coneczione della realtà attraverso quelli che l’artista stesso definisce gli “InformAttori”.
L’artista presenta i suoi quadri-scultura con uomini immersi nei loro labirintici percorsi individuali insieme agli informAttori, omini interamente realizzati con ritagli di quotidiani che invadono lo spazio reale attraverso intriganti installazioni e lo spazio virtuale della tela ingigantendosi dinanzi a persone comuni, talmente comuni da essere associate ad un codice a barre, come se l’individuo fosse un prodotto seriale e non autentico. Questi lavori rappresentano un vero e proprio inno all’onesta dell’informazione e degli informatori, onestà soggetta continuamente agli interessi delle Lobby che attentano alla libertà d’informazione e d’espressione in generale.
Le opere rimarranno in mostra fino al 10 maggio. La manifestazione è stata promossa e finanziata dall’Università degli Studi di Palermo, dalla parruccheria artistica Skip La Comune e dall’associazione culturale Punta Comune. Per ulteriori informazioni: 3343650931, oppure: ippolitoevents@gmail.com.

venerdì 9 aprile 2010

EDWARD ROBERTS: Muore l'inventore del PC


Muore all’età di 68 anni, in un’ospedale della Georgia (Usa) Edward Roberts, l'uomo che aveva creato a metà degli anni 70, l’Altair 8800, il primo modello ingombrante di pc che nei decenni successivi avrebbe letteralmente sconvolto la vita di tutti noi tramite le sue funzioni e che oggi, praticamente, non possiamo più vivere senza. Anche il patron di Microsoft, Bill Gates, ha reso omaggio all’ingegniere ricordando che è stato proprio Roberts ad inventare il pc vero e proprio, ammettendo che è stata proprio grazie ad un’immagine dell’Altair 8800 che gli è venuta l’ispirazione per creare il primo modello di Microsoft Basic, softaware grazie al quale lo avrebbe reso miliardario negli anni a venire.
Il destino economico di Roberts al contrario, non ha seguito le orme di quello di Gates, infatti l’inventore americano nel 1977 ha venduto la compagnia di computer desideroso di uscire fuori dal mondo dell’informatica investendo i ricavi nell’agricoltura, che sfortunatamente non si è mostrata scelta azzeccata.
Edward Roberts è nato nel settembre 1941 a Miami, ed aveva cominciato i suoi studi in medicina prima di spostarsi all’ingegneria elettronica. Lavorando a contatto con gli ingrombanti elaborati IBM che all’epoca erano grandi come armadi, dentro la mente di Roberts si concepì la voglia che un giorno si sarebbe potuto dare un computer ad ogni persona, cominciando a lavorare su un perosnale progetto che sarebbe sfociato appunto nella nascita dell’Altair 8800 nel 1975, considerato il primo modello di personal computer.

venerdì 2 aprile 2010

HAPPINESS IS LIVING IN A SMALL COUNTRY


At the University of Leicester, Adrian White, an analytic social psychologist, produced the first ever global projection of international differences in subjective wellbeing: the World Map of Happiness.
In general, people in rich countries are happier – or at least feel they are happier – than people in poor ones. But an even more striking one is that people in small countries are happier than people in large ones.
The largest of the top 20, Canada, has only 33 million people and most of the rest have fewer than ten million. Of the big countries, the US does rather well at 23rd, Germany is 35th, the UK 41st and France 64th. China is middle of the pack at 82nd and is happier than Japan at 90th, while India and Russia languish at 125th and 167th. Finally there is a little sad group at the bottom: the Democratic Republic of the Congo is 176th, Zimbabwe 177th and Burundi is 178th.
So there are no simple rules that governments can follow to make voters feel happier. It is not just that we are not Denmark or Switzerland, to take the top two in the list. It is that Denmark and Switzerland are very different societies from each other, organised in quite different ways. To take just one measure of that difference, the government in Switzerland spends 33 per cent of GDP (Gross Domestic Product), while in Denmark it spends 52 per cent. No, it seems to me that insofar as it is within the capacity of government to increase the happiness of its citizens, the main thing it should strive for is competence. It matters less how big government is but how good it is.
In their different ways both Denmark and Switzerland have competent governments.


World’s 10 Happiest nations:
1 Denmark
2 Switzerland
3 Austria
4 Iceland
5 Bahamas
6 Finland
7 Sweden
8 Bhutan
9 Brunei
10 Canada

Source: University of Leicester/Hamish Mc rae

martedì 30 marzo 2010

Augustea Capita: La Sicilia in mostra a Londra


Si è aperta a Londra presso l’Istituto italiano di cultura a Londra (39 Belgrave Square) la mostra “Augustea Capita’”, realizzata dalla Regione siciliana, dall’assessorato del Beni Culturali e dell’identità siciliana in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura dove vengono esposti i ritratti marmorei ritrovati a Pantelleria nell’agosto del 2003 e le splendide foto di Fabrizio Ferri. Una mostra dedicata alla memoria di Ferruccio Barbera, scomparso prematuramente nel Maggio del 2005, un uomo che ha fatto tanto per la promozione della cultura siciliana”.
L’iniziativa si inserisce in un progetto di internazionalizzazione dell’offerta culturale siciliana e a presentare l’evento a Londra lo scorso venerdì è stato l’assessore regionale ai Beni Culturali, Gaetano Armao che ha dichiarato: “Il patrimonio culturale che abbiamo ereditato deve essere il trampolino su cui la Sicilia continua a proporsi nel mondo. Il nostro obiettivo con questa mostra è quello di rafforzare l’offerta per attrarre più visitatori possibili e per incrementare il turismo culturale. In questo senso - ha aggiunto sempre l’assessore - la collaborazione con l’Istituto Italiano di cultura a Londra è il primo di tre appuntamenti che proseguiranno con Buenos Aires e con Parigi”. Armao ha concluso ammettendo che la Sicilia non è soltanto uno spettro del passato, ma che sa guardare anche al futuro che parla anche di arte contemporanea”.
La mostra resterà aperta fino a domenica 18 aprile (da lunedì a venerdì dalle 10 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 16). L’ingresso è gratuito.

venerdì 26 marzo 2010

EVENT HORIZON: nudi sui tetti di New York




Dai tetti dei grattacieli di New York spuntano improvvisamente delle sagome nuove. Si tratta di uomini nudi, sculture dell'artista britannico Antony Gormley, che non ha fatto altro che rappresentare se stesso, in diverse sfaccettature, tramite statue in ferro e fibra di vetro. Le 31 statue sono state posizionate sui tetti, sui cornicioni e in vari punti strategici di Madison Square Park. Le opere fanno parte dell'installazione "Event Horizon", creata dall'artista nel 2007 per una esibizione a Londra. La polizia della Grande Mela teme un boom delle chiamate al 911: in molti, infatti, potrebbero scambiare le sculture per degli aspiranti suicidi. Newyorkesi e turisti si dovranno abituare visto l'installazione rimarrà al suo posto fino al 15 agosto.

giovedì 18 marzo 2010

MOST EXPENSIVE HOTELS IN THE WORLD


Grand Resort Lagonissi - Atene (price: 50.000 dollars)

Le Palms Casino Resort - Las Vegas (price: 40.000 dollars)

Four Season - New York (price 34.000 dollars)

Hôtel President Wilson - Ginevra (price 33.000 dollars)

Atlantis Paradise Island - Bahamas (price 25.000 dollars)

Ritz-Carlton - Mosca (price18.200 dollars)

Burj Al Arab - Dubai (price 18.000 dollars)

Le Richemond - Ginevra (price 17.500 dollars)

Four Seasons George V - Paris (price 16.000 dollars)

10°Park Hyatt paris Vendôme - Paris (price 15.500 dollars)

lunedì 15 marzo 2010

Fulvio Di Piazza a Palazzo Ziino


Inaugurata sabato 13 Marzo alle 19, il Museo di Palazzo Ziino (via Dante 53, Palermo) ospita una personale dell’artista palermitano Fulvio Di Piazza, che sarà aperta al pubblico fino a domenica 25 Aprile. La mostra è frutto di un’organizzazione sinergica tra l’Associazione Ars Mediterranea e della Galleria Bonelli di Mantova, in collaborazione con la GAM di Palermo, e con il Patrocinio di Regione Siciliana, Provincia di Palermo, Comune di Palermo.
Le venti grandi tele esposte alla personale sono frutto di lavori dal 2007 a oggi che designano l’orientazione dell’artista verso immagini e forme senza tempo, grazie ad un modus operandi abbastanza estemporaneo che rende le sue opere veri e propri territori del subconscio. L’immaginario di Fulvio Di Piazza, dall’attitudine fortemente fiabesca e fantasy, si esplica attraverso figure impossibili, antropomorfe, collocate all’interno di una natura dai contorni fascinosi e insieme “perturbanti”, composti da cromatismi freddi, alternati a tonalità acide, forti e vitali che costruiscono architetture naturali che appaiono, a un primo sguardo, riconoscibili, ma che suscitano, subdolamente, la percezione di un profondo mistero.
Oltre alla selezione di opere esposte, la mostra presenta dei wall painting realizzati dall’artista, un’installazione pittorica pensata appositamente per lo spazio espositivo, che integrerà l’ampia selezione di tele.
In occasione dell’evento è stato pubblicato un catalogo a calori, edito da Edizioni di Passaggio, che raccoglie l’ampia selezione di tele presentate al museo, insieme a due saggi critici di Marco Meneguzzo ed Helga Marsala e a un’intervista all’artista a cura di Laura Francesca Di Trapani che aiuterà i partecipanti alla mostra a capire meglio chi è Fulvio Di Piazza, dalle sue paure ai desideri più nascosti e svelandoci il suo passaggio da una pittura fantasy a una surreale.
Per maggiori info sulla mostra: +39 0917407631, +39 338 3402562. Gli orari sono: dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 19.30; domenica dalle ore 9 alle 13, lunedì chiuso. Ingresso libero.

sabato 13 marzo 2010

“Spazio all’arte” bissa il successo dello scorso anno


La rassegna dedicata all’arte contemporanea siciliana "Spazio all’Arte" bissa il successo del 2009: da domenica 7 marzo a sabato 20 marzo infatti si terrà una speciale collettiva che vedrà partecipare gli artisti della scorsa rassegna, organizzata da bquadro eventi e comunicazione, e curata sempre da Laura Francesca Di Trapani. La rassegna sarà nuovamente vetrina delle opere di: Davide Cappelli, Giuseppe Costa, Daniela Balsamo, Igor Scalisi Palminteri, Lorenzo Passanante e Angela Vinci, il cui filo conduttore è il desiderio di creare uno spazio all’interno del quale poter regalare uno spaccato della produzione artistica contemporanea siciliana, dando vita ad uno spazio di aggregazione, di confronto e di ricerca sul tema dell’arte stessa. Spazio all’Arte Reunion si terrà in un nuovo spazio espositivo, l’ex chiesa del Noviziato dei Crociferi (via Torremuzza 20, Palermo), messo a disposizione da Maurizio Carta, assessore al centro storico del Comune di Palermo e rimarrà aperta al pubblico (ad ingresso libero), dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19.30, il sabato dalle 10 alle 13, domenica sarà invece chiusa.

lunedì 8 marzo 2010

THE HURT LOCKER & KATHRYN BIGELOW trionfano agli Oscar


È "The Hurt Locker" di Kathryn Bigelow il miglior film dell'anno 2010. Un'edizione, questa, che passa alla storia anche per la prima statuetta per la miglior regia vinta da una donna, proprio l'8 Marzo, festa della donna. Al momento di ritirare le statuette, la regista cinquattottenne, le dedica a "tutti gli uomini e le donne che portano un'uniforme in ogni parte del mondo". La pellicola che ha diretto, ambientata in Iraq, infatti racconta di come l'adrenalina della guerra impedisca ai soldati di tornare a una vita normale.
Due le statuette portate a casa da talenti del nostro Paese, anche se cresciuti negli Usa. Una se la aggiudica il calabrese Mauro Fiore, miglior fotografia per "Avatar". L'altra l'italoamericano (nato nel New Jersey, ma con cittadinanza italiana) Michael Giacchino, miglior colonna sonora per "Up".

Ma ecco la lista completa dei vincitori degli 82mi Academy Awards:
MIGLIOR FILM : The hurt locker
MIGLIOR REGIA : Kathryn Bigelow per The hurt locker
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA : Jeff Bridges per Crazy heart
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA : Sandra Bullock per The blind side
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA : Christoph Waltz per Bastardi senza gloria
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA : Mo'Nique per Precious
MIGLIOR FILM STRANIERO : El secreto de sus ojos di Juan José Campanella (Argentina)
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE : Up
MIGLIOR FOTOGRAFIA : Mauro Fiore per Avatar
MIGLIOR SCENOGRAFIA : Rick Carter, Robert Stromberg e Kim Sinclair per Avatar
MIGLIORI COSTUMI : Sandy Powell per The young Victoria
MIGLIOR DOCUMENTARIO : "The Cove" di Louie Psihoyos
MIGLIOR DOCUMENTARIO CORTO : "Music by Prudence" di Roger Ross Williams
MIGLIOR MONTAGGIO : Bob Murawski e Chris Innis per The hurt locker
MIGLIOR TRUCCO : Barney Burman, Mindy Hall e Joel Harlow per Star Trek
MIGLIOR COLONNA SONORA : Michael Giacchino per Up
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE : "The Weary Kind" di T-Bone Burnett e Ryan Bingham per Crazy Heart
MIGLIOR CORTO ANIMATO : "Logorama" di Nicolas Schmerkin
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'AZIONE : "The New Tenants" di Joachim Back.
MIGLIOR MONTAGGIO DEL SUONO : Paul N.J. Ottosson per The hurt locker
MIGLIOR MISSAGGIO DEL SUONO : Paul N.J. Ottosson e Ray Beckett per The hurt locker
MIGLIOR EFFETTI SPECIALI : Joe Letteri, Stephen Rosenbaum, Richard Baneham, Andy Jones per Avatar
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE : Geoffrey Fletcher per Precious (tratta da Push di Sapphire)
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE : Mark Boal per The hurt locker

sabato 27 febbraio 2010

Il mistero mai svelato del tesoro dei templari



È mai esistito realmente il tesoro dei templari? E se sì, dove si trova? Per rispondere a tali e complessi quesiti bisogna tornare indietro nel tempo, più precisamente attorno al Medioevo, quando il tesoro del Re Salomone, venne messo a riparo dall’assalto al Tempio di Gerusalemme dai Romani, che ne saccheggiarono solo una piccola parte, mentre il restante venne messo a sicuro da un’organizzazione segreta di sacerdoti, che nel corso degli anni si unirono in un ordine prendendo il nome di Cavalieri Templari, che nei secoli successivi al saccheggio attuarono un’ampia attività di recupero, trasportandolo in Europa occidentale e nascondendolo in un luogo sicuro ma conosciuto da pochissimi eletti.
Codesti sacerdoti, che nel dodicesimo secolo presero il nome di cavalieri dell’ordine (ordine fondato da un cavaliere della Champagne francese, Ugo da Payns), avevano il compito di proteggere il tesoro e i segreti a essi connessi, ma scompavero drammaticamente intorno al quattordicesimo secolo, quando il Re di Francia li mise tutti indistamente sotto arresto accusandoli ingiustamente, dopo un drammatico processo, di eresia e di adorare un’idolo barbuto chiamato Bafometto, con l’obiettivo di torturarli per strappare loro, invano, il segreto dell’esatta ubicazione del tesoro, ma anche perché si era creato attorno a questi cavalieri un clima di ostilità vista la loro ingente ricchezza che aumentava costantemente. Infatti coi Templari ebbe inizio il primo grande commercio bancario incentrato sui prestiti e arrivando persino a prestare ingenti somme di denaro a potenti stati occidentali.
L’ubicazione del loro famoso tesoro, che a quello primordiale de Re Salomone nel corso dei secoli si aggiunsero i proventi delle donazioni private di tutti i nuovi membri, da importanti reliquie, dalla Sindone, dalla Menorah (il candeliere a sette braccia completamente d’oro), dal Graal (la famosa coppa che contiene il sangue di Cristo per due volte), da svariati oggetti d’oro e dagli interessi provenienti dalle attività bancarie cui si svelarano molto abili e da antichi ma importanti documenti, è rimasta sempre un mistero. Tuttavia tante ipotesi sono state elevate, il più delle volte con l’intento di sviare le tracce, come quelle che raccontano che il tesoro si trovi in Italia o in Portogallo (il cui nome si pensi derivi dall’antico detto francese Port ton Graal) o vicino la costa atlantica della Francia e che da l’avrebbero imbarcato fino in sudamerica. Ma quella che sembra più convenevole riporta dritta a una minuscola cittadina composta da una manciata di abitanti, situata sulla cima di una collina argillosa nel sud della Francia, vicino al confine con la Spagna e a ridosso dei Pirenei, che si chiama Rennes-le-Château. Una suggestiva ipotesi ci racconta che il famoso tesoro fosse stato scoperto accidentalmente durante dei lavori di restauro nella chiesa, a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, da un parroco chiamato Bérenger de Saunière, che non possedendo alcun patrimonio personale, cominciò a spendere ingenti somme di denaro facendo restaurare maestosamente la chiesa della cittadina e costruendo dei lussureggianti giardini tutt’intorno, una lunga balconata panoramica e una maestosa villa (Villa Betania) dominata da un’imponente torre (Torre di Magdala). Si pensa anche che il parroco, nel corso della restaurazione della chiesa, avrebbe anche scoperto preziosi documenti, di cui sono rimaste solo labili tracce documentarie, contenenti messaggi cifrati indicanti la presenza del Santo Graal, il quale reale significato rappresenta uno dei misteri più incisi nella storia dell’umanità, ma che si pensi indichi la discendenza segreta di Gesù e riconducibile quindi al suo segreto matrimonio con una presunta Maria Maddalena, e come sostengono alcuni scrittori (Lincoln, Baigent e Leigh), si tratta della prova inconfutabile che Gesù Cristo visse fino all’anno 45.
Ovviamente una scoperta di tale dimensioni avrebbe fatto sprofondare tutti i dogmi della chiesa cristiana in generale, avrebbe rimesso in discussione e annientato secoli e secoli di divulgazione religiosa e creato serissime rivolte contro il Vaticano. Quindi per proteggere questo segreto, sarebbe sorta una potentissima organizzazione segreta, il “Priorato di Sion”, tutt’ora praticante, finanziata ovviamente dal Vaticano e di cui, nel corso dei secoli ne hanno fatto parte personaggi illustri come Leonardo Da Vinci, Sandro Filipepi detto il “Botticelli”, Victor Hugo, Isaac Newton e tanti altri.
Le speculazioni sul conto dei Templari, sul famoso tesoro, sulla ricerca del santo Graal e sul presunto matrimonio di Gesù Cristo, negli ultimi anni si sono incrementate dovute in parte al successo di best sellers che mescolano dati storici con interpretazioni di fantasia di alcuni autori in cerca di successo, come i romanzi: “I codici del labirinto” di Kate Mosse; “Il tesoro maledetto” di Gérard de Sède; “La fratellanza della sacra sindone” di Julia Navarro; oppure, caso più eclatante, commerciale e mediatico, “Il codice da vinci” di Dan Brown, di cui ne è anche stato tratto un film, che però è stato accusato di plagio dagli autori del famoso saggio “Il santo graal” del 1982 degli autori Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln.
Grazie a tutte queste opere, oggi, il piccolo paese di Rennes-le-Château è meta prediletta di migliaia di amanti del mistero e cercatori di tesori, ma sul fatto si è molto favoleggiato arricchendo la storia, col passare degli anni, di particolari inverosimili, che non fanno altro che tramandare questo mistero di generazioni in generazioni.

venerdì 19 febbraio 2010

Ancora mistero sulla morte di René Descartes


Il filosofo francese René Descartes non sarebbe morto a causa di una malattia, ma sarebbe stato assassinato. È questa la teroria esposta dall’universitario tedesco Theodor Ebert all’interno della sua opera Der rätselhafte Tod des René Descartes (La morte misteriosa di René Descartes, libro purtroppo non ancora tradotto in altre lingue). Officialmente, Descartes sarebbe morto a causa di una polmonite, quando fu invitato nel 1650 a Stoccolma, dalla regina di Svezia, perché tutte le mattine, attorno le cinque, doveva seguire le lezioni tenute dalla regina in una stanza glaciale e senza alcun riscaldamento.
Mais pe Ebert, la verità è totalmente diversa. Il filosofo sarebbe stato avvelenato da un prete cattolico tramite un’ostia contenente una dose mortale di arsenico. Per spiegare la sua teoria, il ricercatore tedesco, ha spulciato gli archivi dell’epoca ricercando informazioni sugli ultimi giorni del filosofo in esilio in Svezia. La sua conclusione non ammette repliche: vertigini, mal di stomaco, vomito, tracce di sangue nelle urine. Non si trattava per niente di sintomi di una polmonite, ma di un avvelenamento.
Come mai dunque François Viogué, (missionario apostolico per i paesi del nord) avrebbe voluto la morte del filosofo? La risposta è tutta nelle ragioni religiose. Infatti, nel 1648, informa i suoi superiori del Vaticano che la regina Cristina di Svezia, protestante, sarebbe suscettibile alla conversione al cattolicesimo. Ebbene, Ebert spiega che le idee di Descartes non si accordavano totalmente coi dogmi cattolici soprattutto quando uno dei principi fondamentali afferma che il corpo di Cristo si troverebbe realmente nelle ostie consumate dai fedeli durante la comunione, principio assolutamente incompatibe con le idee del filosofo. Il missionario avrebbe dunque visto in Descartes un ostacolo alla conversione della regina verso il cattolicesimo, decidendo quindi di assassinarlo tramite appunto un’ostia consacrata, il 2 febbraio del 1650. Nel 1654, la regina Cristina di Svezia abbandona la Corona e si converte al cattolicesimo.
Ebert illustra la sua documentazione di estratti della corrispondenza tra la regina di Svezia e l’ambasciatore di Francia a Stoccolma perché secondo lui è chiaro che hanno cercato di interrare l’affare. In un’intervista alla rivista Books, spiega anche che Descartes si era fatto prescrivere una medicina contro il continuo vomitare, significato del fatto che fosse cosciente che l’avevano avvelenato. Prova supplementare: Viogué avrebbe rifiutato l’estrema unzione a Descartes, poco prima della sua morte.
La teoria di Ebert, giudicata credibile da diversi ricercatori tedeschi, sarebbe invece stata snobbata dagli studiosi francesi di filosofia, che affermano che le speculazioni sulla morte del filosofo non sono nuove e questa medesima teoria sarebbe già stata evocata all’indomani della morte del filosofo. Di fatto, il mistero continua...

giovedì 11 febbraio 2010

La migliore libreria d’Italia si trova a Messina


Le città siciliane, è noto, si collocano spesso nelle prime posizioni di classifiche poco gratificanti, come quelle del maggior abusivismo edilizio, di maggiore criminalità, di commercianti che pagano il pizzo, di disoccupazione giovanile e tante altre ancora. Ma a smentire ed ammorzare in parte queste negative classifiche, ci pensano le attività culturali di tantissime associazioni e librerie. Tra queste spicca la città di Messina, dove nel 2010 è stata assegnata un importante riconoscimento, quale sede della migliore libreria d’Italia.
Il premio, dedicato alla memoria di Luciano e Silvana Mauri (editori e fondatori della “
scuola per librai UEM di Venezia) è stato attribuito alla libreria di Daniela Bonanzinga di cui è titolare e che gestisce insieme alla madre Rosalba e che si trova nella stessa via dei Mille dove nel 1969, esattamente quarant’anni fa, la fondò il padre Antonino. Dopo essere stato direttore commerciale del gruppo “Commissionaria editrice”, in Piemonte, Antonino decise di rientrare nella terra d’origine dove, oltre a ricoprire il ruolo di primo agente Einaudi, volle coraggiosamente scommettere puntando su un’iniziativa che oggi dà i suoi frutti migliori: una libreria.
La libreria, che tratta esclusivamente di narrativa e saggistica, ha vinto il prestigioso riconoscimento in base a criteri quali: “qualità delle pubblicazioni, innovazione, professionalità e imprenditorialità”. Infatti, la giovane e intraprendente libraia ha saputo nel tempo far crescere l’offerta culturale modellandola sulle necessità del quartiere e della città, con particolare attenzione ai giovani. Il negozio oggi rappresenta per la comunità messinese un vero e proprio centro di produzione e diffusione di cultura, dove cura con passione le ristampe di preziosi libri di storia patria,
promuove la lettura tra le nuove generazioni con laboratori per bambini e lavora in sinergia con le scuole per far scoprire ai giovanissimi il piacere di recarsi in libreria e scegliere un libro.
Ad aggiungere valore e prestigio a questa importante realtà libraia messinese, è il fatto che oggi le librerie indipendenti e storiche stanno costantemente scomparendo per lasciar posto ai grandi bookstore di catena che possono permettersi sconti colossali. È chiaro che qualche provvedimento deve essere preso dalle istituzioni e dalla legge per arrestare l’estinzione di queste case di cultura dove non vi si trovano solo semplici commessi a vendere libri, ma gente che ama i libri e che svolge questo mestiere per pura passione verso uno strumento portatore di saggezza e arricchimento interiore.

Emporio Armani Caffé - London


domenica 31 gennaio 2010

Scompare l’autore de “Il giovane Holden”


Nato l’1 Gennaio del 1919 a New York da una famiglia agiata, Jerome David Salinger comincia a scrivere a 15 anni, età in cui entra al collegio militare della Pennsylvania, e nel contempo la scoperta di autori come Hemingway e Fitzgerald fortificano la sua vocazione. Dotato di una certa “ingenuità” intuitiva, lo scrittore americano riusciva ad evocare nelle sue opere l’innocenza disillusa dell’adolescenza, illustrata egregiamente negli eroi de “Il giovane Holden” (romanzo di formazione uscito nel 1951, che ha profondamente segnato la letteratura americana del ventesimo secolo) e soprattutto in Holden Caulfield, alunno bocciato dalla sua prestigiosa scuola che decide di trascorrere tre giorni a New York prima di tornare a casa e rendere conto della sua bocciatura ai suoi genitori, scoprendo un mondo artificiale e alquanto convenzionale, quello degli adulti, e completamente differente da quello che da sempre l’aveva accerchiato, facendo nascere in lui un certo disgusto. Il romanzo, tuttora popolarissimo e considerato una perfetta descrizione dell’angoscia adolescenziale, fu tuttavia vietato dalla censura in alcuni paesi e scuole statunitensi a causa del suo linguaggio volgare, di alcune scene scabrose ma anche per alcuni delicati temi, come quello della religione, trattati con troppa disinvoltura dall’autore e che alcuni critici designarono come un “brutto” esempio per gli adolescenti americani (Salinger fu un entusiasta seguace del Buddhismo Zen).
A differenza di molti autori, alla perenne ricerca della fama e dopo averla raggiunta, la sfruttano per una vita frenetica e sempre ai limiti del collasso, Salinger si è sempre preoccupato di scomparire, di non lasciare traccia alcuna della sua presenza terrena a parte alcuni suoi capolavori: sarà forse a causa della sua voglia di smascherare la verità della società americana, consumista e attaccata ai beni materiali, alla sua voglia di gridare al mondo che il mito dell’uomo adulto in America è solo falso. Il celebre autore, malgrado l’enorme successo de “Il giovane Holden” (titolo originale: The Catcher in the Rye) viveva recluso e non aveva accordato nessuna intervista con i media dal 1974 e non pubblicando più nulla dal 1965, anno in cui apparve sul “New Yorker” un ultimo racconto, e vivendo isolato a Cornish, minuscolo paesotto del New Hampshire.
Ecco che il suo ultimo silenzio viene rappresentato come un’ultima scrittura, un’opera ultima di uno scrittore di un mondo post-eroico, post-umano. J.D. Salinger è morto il
27 gennaio 2010 per cause naturali.

martedì 12 gennaio 2010

EMPORIO ARMANI CAFFÈ - London


The first Emporio Armani Caffé opened in London in 1989, and since then the original concept has been adopted in cities around the world. There are now 13 Emporio Armani Caffé worldwide.
The inspiration for the E.A. Caffé came from Giorgio Armani's personal love of simple, healthy, fresh cuisine. "I appreciate simple things, like a simple pasta dish with fresh tomato sauce and basil" he says. "I launched the Emporio Armani Caffé because I wanted to create the kind of place I could drop in and enjoy a well-prepared simple meal or drink".
With the same sophisticated and comfortable spirit you expect from Armani fashion collection, each EA Caffé offers an original and elegant experience in tastefully conceived surroundings. Whether your appetite is for Chianti and Risotto, or Espresso and Tiramisu, a select menu of light, authentic italian cuisine awaits for you...
After 22 years with Club 21, in 2012 Mr. Armani decide to take back its UK based Emporio Armani and Giorgio Armani outlets including the EA Caffé. Today the restaurant is runned by the UK retail branch of the powerful holding which the only shareholder is still Mr. Giorgio Armani.

The E.A. Caffé of London is located in one the richest area of the capital city, Knightsbridge, at 189 brompton road (SW3 1NE). Opening times: Tueasday to Sunday form 10 a.m. to 6 p.m.
For reservations or private functions please contact Daniele at 0044 (0) 2075844549 or send an e-mail at: armani.caffe.london@giorgioarmani.co.uk

These are the E.A. Caffé worldwide:
Athens (Greece); Istanbul and Bodrum (Turkey); Dubai "Mall of Emirates" and "Dubai Mall" (UAE); Moscow and Ekaterinburg (Russia); London (UK); Milan (Italy); Munich (Germany); Paris (France); Santiago (Chile); San Paulo (Brazil).

mercoledì 6 gennaio 2010

DISCOVER ITALIAN CULTURE... IN LONDON


The Italian Cultural Institute (39, Belgrave Square) is the official Italian Government centre for the promotion of culture, offering a wide choice of Italian language classes on all levels, conducted by university-qualified teachers and native speakers. They provide training in all basic communication skills, listening, speaking, reading and writing with a systematic study of grammar.
Free membership of the Institute means free access for you and your guests to an exciting range of cultural activities including film, plays, concerts, book and poetry readings, and exhibitions. Members can also use the library, with more than 25,000 volumes, plus periodicals and a large reference section, with internet access as well. You can also borrow videos and DVDs.
There is also the fabuloud Caffe Fellini, serving genuine italian coffee and snacks in a genuine italian sitting. For more information contact the "Istituto italiano di cultura" on 02078231887 or visit http://www.icilondon.info/