"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

domenica 22 maggio 2016

La superficie liquida delle cose

E' la storia di Stefano, un comune ragazzo del nostro meridione che lavora come cameriere in un villaggio turistico di una piccola località balneare, impiego che lo tiene occupato per non più di quattro mesi all'anno. Alla continua ricerca di nuovi stimoli in un mondo dove il precariato sta diventando sempre più una valida alternativa alla stabilità, il destino ha voluto riservargli una sfortuna: nascere per caso in un posto dove tutti, prima o poi, saranno costretti a prendere in considerazione l'idea di emigrare.
Oltre a trascinarsi addosso il macigno della scelta che prima o poi dovrà affrontare, la sua personalità nel corso degli anni è stata modellata dal peso che si porta addosso fin dell'adolescenza: non essere riuscito a dare l'ultimo saluto al padre prima della sua scomparsa, stroncato da una malattia sconosciuta e dietro delle circostanze alquanto misteriose. Questa mancanza, combinata con la voglia di verità che gli rode dentro e una vita alquanto precaria in un sud dove le cose cambiano con una lentezza esasperante, farà nascere in lui un senso di avversione e distacco nei confronti della sua famiglia e della terra che lo ha visto nascere e crescere. A dare il colpo di grazia a questi sentimenti ci penserà una ragazza straniera, venuta in vacanza nel villaggio turistico dove lavora, che lo spingerà ad eseguire quella mossa che da tanto aspettava.  
Scritto in seconda persona, stile già utilizzato in passato, la mia sfida è stata quella di raccontare una realtà, quella comune dei nostri giorni, di una persona come tutti noi, tramortita dagli eventi di una Sicilia arida e immobile.
Il mutamento della civiltà moderna verso una società liquida, afferma Bauman, sta portando alla diffusione della cultura del fare a meno di strutture forti, legami duraturi e progetti a lungo termine, generando sentimenti di diffidenza ed egoismo nei confronti del prossimo. Saranno tutti questi sentimenti ad accogliere il protagonista del romanzo nell'avventura che decide di intraprendere per assicurarsi un futuro stabile e affermarsi nella vita come rivincita nei confronti delle proprie origini.