"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

lunedì 7 gennaio 2013

2013, diamogli un senso

Il nuovo anno è appena cominciato e tra i tanti auguri che si fanno, più o meno sinceri, ce ne sarebbero alcuni in particolare cui mi sento di non tralasciare: abbondate nella lettura! dedicatevi al sapere e al piacere della scoperta! date sfogo alla curiosità!
Ci sono molte cose nella vita cui traiamo piacere e godimento, il conoscere per me è una di queste, ovvero un'insieme di momenti dove la mente giova di nuovi dati e informazioni relegati tra essi da fili logici di connessione. Il conoscere dev'essere accudito, nutrito e non abbandonato a se stesso destinato ad aggirarsi tra gli oscuri meandri dell'indifferenza.
In giro si sente molto spesso dire che anche le grandi case editrici fanno fatica a sopravvivere di pari passo con le librerie. Il destino di quest'ultime sembra la scomparsa visto con quanta giusta arroganza i libri elettronici si stanno diffondendo recriminando sempre più quote di mercato. Che siano elettronici o cartacei, i libri devono tornare a far parte della nostra quotidianità, ritornando presenti durante i periodi di festività dove corriamo a destra e manca per cercare regali che possano stupire i nostri cari.
Quanti di voi hanno regalato almeno un libro l'appena trascorso natale? Non si tratta di critica o lamentela, ma siamo ancora in tempo per rimediare. 
Buon 2013.

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