"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

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domenica 13 marzo 2016

Un'ora di lezione con Massimo Recalcati

"Avevo perso tempo e restavo indietro. Sembrava un destino scritto sin da quando ero bambino". Con questa frase si apre il quinto capitolo del libro "L'ora di Lezione" dello psicanalista Massimo Recalcati, edito da Einaudi. Si tratta del capitolo più intenso del saggio ambientato negli anni settanta nella classe di un istituto agrario della periferia di Milano. Una vera e propria dedica d'amore dell'autore destinata alla sua insegnante, all'interno di un testo che traccia la metamorfosi del sistema educativo da quello autoritario ed edipico verso una scuola narcisistica e di massa, dove gli insegnanti sono relegati a un ruolo secondario e marginale, isolati e impossibilitati ad educare. "Per tutti loro io ero quello che restava sempre indietro. Ero la vite storta... impossibile da raddrizzare". Ma poi nell'istituto era arrivata una nuova insegnante di lettere e un nuovo amore era scoccato. Non il classico colpo di fulmine studente/insegnante, bensì un amore per il sapere, per l'apprendere, l'amore verso la letteratura tout court. In poco tempo, grazie a quell'incontro si era manifestata una metamorfosi nell'autore/protagonista, da colui che restava sempre indietro, che si distraeva facilmente, che pensava a tutto fuorché allo studio, che veniva bocciato, a colui che divorava interi libri.
Come può l'incontro con un insegnante stravolgere completamente una persona? "Non sarei stato più l'idiota della famiglia, il bambino diverso, anormale, storto che gettava i suoi genitori nella preoccupazione angosciata". Recalcati con questo capitolo ci parla del miracolo che avviene nell'ora di lezione, dei mondi nuovi che si possono creare nell'arco di quei sessanta minuti. L'autore ci insegna a non avere paura dell'amore per la letteratura, per la fame di sapere ed ascoltare, di rivivere attraverso le vite e le opere di poeti e scrittori passati, il nostro presente per capirlo e comprenderlo meglio. La scuola è tutto, l'insegnamento e il rispetto che riserviamo ai nostri insegnanti sono gli ingredienti per rendere la nostra vita una continua scoperta. "Ci hai insegnato che il desiderio senza impegno è solo un capriccio... Ci hai insegnato che le parole portano con sé una potenza sconosciuta che eccede qualunque spiegazione e di cui bisogna imparare ad avere rispetto e saperne godere".
Non c'è dubbio che dobbiamo tornare a concepire la scuola come un luogo di ammaestramento disciplinare e non come un'ennesima centrifuga burocratica fatta di numeri e risultati. Questo libro ce lo fa capire, il suo quinto capitolo ci incita a riscoprire la forza dell'educazione, il desiderio di apprendere, scoprire, ascoltare, migliorarsi, amare.   

lunedì 3 ottobre 2011

ITALIA: paese di poeti, santi e mancati lettori!


I tagli alla cultura prospettati dalla nuova manovra del governo sono una tragedia che si abbatterà su un Paese già pieno zeppo di incolti che si rifiutano di comprare e leggere libri. Secondo gli ultimi sondaggi effettuati a livello nazionale, il 70% degli Italiani ha dichiarato di non aver comprato un libro in tutto l'anno. Dichiarazioni drammatiche, che ben dimostrano perché la piccola editoria sia in crisi e perché i piccoli scrittori non riescano a vivere solo pubblicando libri. La mancanza del "lettore medio" che c'è in tutti i paise europei (il lettore che compra e legge almeno 3 libri al mese), è la causa principale di questa crisi che affligge il nostro paese. Purtroppo in Italia, tutti vogliono scrivere e pubblicare, ma pochissimi vogliono leggere. Viviamo in un'Italia assurda dove si pubblicano 50.000 nuovi titoli ogni anno, ma dove il 70% degli italiani dichiara di non comprare neppure un libro all'anno. Queste sono contraddizzioni mostruose tipiche del nostro Belpaese. Come fare per risolverle?
Molti affermano che la scuole non promuove l'amore per il libro. In parte puo' anche essere vero, ma personalmente, ritengo sia la famiglia il luogo dove una persona impara ad amare i libri. Se un bambino vede papà e mamma sempre coi libri in mano, se viene portato periodicamente in libreria, se i parenti e i genitori gli regalano libri, per forza di cose il bambino diventerà un lettore. La tragedia è data dal fatto che sono milioni e milioni i papà e le mamme che non leggono mai un libro e che guardano magari con occhi storti il parente "pecora nera" che, al compleanno del bimbo, invece di regalargli uno stupido videogioco o un ennesimo paio di scarpe da ginnastica firmate, osa regalargli un libro!
Perciò, finché le famiglie non diventeranno i luoghi dove si insegna a leggere e ad amare il libro, questo stato di cose perdurerà. Inoltre, da questa crisi della mancata lettura non si potrà mai uscire finché ci saranno persone tirchie che vogliono leggere a sbafo, che vanno in biblioteca a prendere i libri in prestito invece di acquistarli: i libri si devono comprare, perché solo così si può aiutare il mondo editoriale. Bisogna che gli italiani si mettano bene in testa l'idea che occorre mettere mano al portafoglio e comprare i libri, pagarli e non cercare di leggerli a ufo, perché anche quello del libro (esattamente come quello della moda o degli alimentari) è un settore legato alle leggi economiche di mercato. Se si pagano scarpe, vestiti o cibarie, proprio non si riesce a capire perché i libri debbano essere presi in prestito. Non sarà che in Italia è ormai imperante la malsana idea che il libro non è un bene di primaria necessità? Ho proprio paura di si. In ogni caso, un popolo che non legge è destinato a farsi gabbare, turlupinare e fregare dai furbetti di turno. E visti i begli esemplari di lestofanti che si avvicendano al governo del nostro Paese, sembra proprio che questa amara constatazione sia drammaticamente veritiera!

Articolo scritto da Fabrizio Legger e apparso nel n° 34/35 (Luglio/Agosto 2011) ne "Il bandolo", periodico di cultura fondato a Palermo nel 1901.

mercoledì 14 settembre 2011

Italian cultural institute in London - Calendar of events


The Italian Cultural Institute (39, Belgrave Square - London) is the official Italian Government centre for the promotion of culture, offering a wide choice of Italian language classes on all levels, conducted by university-qualified teachers and native speakers.
Free membership of the Institute means free access for you and your guests to an exciting range of cultural activities including film, plays, concerts, book and poetry readings, and exhibitions. Members can also use the library, with more than 25,000 volumes, plus periodicals and a large reference section, with internet access as well. You can also borrow videos and DVDs.
For more information contact the "Istituto italiano di cultura" on 02078231887 or visit http://www.icilondon.info/

This is the Calendar of Events:

Art

Quayola: Strata Series 2007-2011

Tuesday, June 07, 2011 - Sunday, November 27, 2011

Quayola: Strata Series 2007-2011

The Roman artist Quayola is one of the most interesting figures in the Italian contemporary art scene and he is based in London.In the works exhibited at Strata Series 2007-2011, using digital instruments and computer programmes, the artist deconstructs

Art

SYNECDOCHE VEDUTE

Wednesday, September 07, 2011 - Friday, October 07, 2011

SYNECDOCHE VEDUTE

From 7 September 2011, the Italian Cultural Institute in London, in collaboration with the Collezione Maramotti, Reggio Emilia, will host Synecdoche Vedute by the artist Flavio de Marco. The exhibition revisits – hence the synecdoche of the title – the

Special event

Ambassadors of Flavour Project from Sicily at our Bar-Ristorante

Monday, September 12, 2011 - Friday, September 30, 2011

Ambassadors of Flavour Project from Sicily at our Bar-Ristorante

The Italian Cultural Institute launched the "Ambassadors of Flavour Project" in November 2010 in an effort to familiarize people with the richness and diversity of Italian culinary tradition. Good food is certainly one of the things Italy is most famous

Music

Thursday, September 15, 2011

Synesthesia

On 15 September 2011 exhibition visitors will be invited to experience Synesthesia, with the renowned storyteller Paolo Nori offering the audience his views of the city in spoken form and Teho Teardo on the guitar and electronics, accompanied by Martina

Cinema

THE WHITE SPACE (in Italian with English subtitles)

Saturday, September 17, 2011

THE WHITE SPACE (in Italian with English subtitles)

cast: Margherita Buy, Antonia Truppo, Gaetano Bruno, Giovanni Ludeno, Guido Caprino, Maria Paiato, Salvatore Cantalupo, Vincenzo Pacilli ; Maria is waiting for a little girl; she is no longer pregnant but is waiting anyway. She is waiting for her daughter

Cinema

GIULIA DOES’NT DATE AT NIGHT (in Italian with English subtitles)

Sunday, September 18, 2011

GIULIA DOES’NT DATE AT NIGHT (in Italian with English subtitles)

cast: Valerio Mastandrea, Valeria Golino, Sonia Bergamasco, Antonia Liskova, Piera Degli Esposti, Jacopo Domenicucci, Jacopo Bicocchi, Sara Tosti, Chiara Nicola, Fabio Camilli, Paolo Sassanelli, Lidia Vitale; country: Italy; year: 2009; film run: 105'

Cinema

Conference on Italian Cinema and the 150th Anniversary of the Unification of Italy

Monday, September 19, 2011 - Tuesday, September 20, 2011

Conference on Italian Cinema and the 150th Anniversary of the Unification of Italy

Conference on Italian Cinema and the 150th Anniversary of the Unification of Italy. Includes appearances by renowned actor Fabrizio Gifuni and Massimo Troisi’s scriptwriter Anna Pavignano, as well as multiple contributions by experts from the University

Theatre

NAPOLI

Wednesday, September 21, 2011

NAPOLI

We invite you to celebrate the launch of NAPOLI - a chance to meet the team behind the project, be entertained by the cast and hear live music composed for the show by award-winning Cellorhythmics. A Q&A session will follow. 6:30pm Drinks 7:00pm

Music

Giuseppe Fricelli Piano Recital

Saturday, September 24, 2011

Giuseppe Fricelli Piano Recital

Giuseppe Fricelli is a professor of piano at the "Conservatorio Luigi Cherubini" in Florence Over the years he has been invited to hold concerts in various music festivals and concert seasons worldwide as soloist and with chamber music groups He is coming

Cinema

COSMONAUT (in Italian with English subtitles)

Sunday, September 25, 2011

COSMONAUT (in Italian with English subtitles)

cast: Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Pietro Del Giudice, Miriana Raschillà, Susanna Nicchiarelli, Angelo Orlando, Valentino Campitelli, Michelangelo Ciminale country: Italy; year: 2008; film run: 85' In the early sixties Arturo and Luciana, brother

Literature

Margaret Mazzantini In Conversation with Beatrice Hodgkin to present TWICE BORN (venuto al Mondo)

Monday, September 26, 2011

Margaret Mazzantini In Conversation with Beatrice Hodgkin to present TWICE BORN (venuto al Mondo)

Winner of Italy’s Campiello Prize for Fiction,Twice Born is Margaret Mazzantini’s international breakout novel.‘Enthralling, compelling and gripping’ Mail on Sunday ‘Unfolds with the whispered, urgent secrecy of a confessional…tense, taut and very graphic’

Literature

Helen Constantine in Conversation with Hugh Shankland will be introducing their new book Rome Tales

Monday, October 03, 2011

Helen Constantine in Conversation with Hugh Shankland will be introducing their new book Rome Tales

These twenty tales offer the delight of exploring one of the world's most enchanting cities through a wide variety of individual lives and epochs Presenting a vivid mosaic of dramatic, comic, and tragic stories, all set in the Eternal City, these twenty

Literature

ROBIN SAIKIA  IN CONVERSATION WITH JEFF COTTON to present THE VENICE LIDO by R. Saikia

Monday, October 10, 2011

ROBIN SAIKIA IN CONVERSATION WITH JEFF COTTON to present THE VENICE LIDO by R. Saikia

"I have enjoyed it hugely - and it has taught me lots that I didn't know" John Julius Norwich "Smashing. . . so well brought off I expected sand to sift from its pages while I was reading" Guardian“Warmth, charm and eccentric scholarship” Spectator “

Cinema

55th BFI London Film Festival

Wednesday, October 12, 2011 - Thursday, October 27, 2011

55th BFI London Film Festival

The programme for the 55th BFI London Film Festival in partnership with American Express celebrates the imagination and excellence of international filmmaking from both established and emerging talent. Over 16 days the Festival will screen a total of

Music

Concert: Marco Mina’ Solo Guitar

Saturday, October 22, 2011

Concert: Marco Mina’ Solo Guitar

Marco Minà was born in Latina, Italy, where he started to study guitar from an early age. He completed his musical studies in Milan at the “G. Verdi” Conservatory of Music in Milan where he graduated with the best marks under the direction of Professor

Special event

‘Britain, Ireland and the Italian Risorgimento’

Friday, October 28, 2011

‘Britain, Ireland and the Italian Risorgimento’

To mark the 150th anniversary of Italian unification, the Italian Cultural Institute in London, in conjunction with the University of Wales, Newport, and the Association for the Study of Modern Italy, will host a one-day conference on the theme of ‘Britain,


lunedì 18 luglio 2011

Un roman de Jane Austen vendu pour 1 million d'euros







Un manuscrit rare de l'écrivain britannique Jane Austen a été vendu hier soir aux enchères 993.250 livres (1,12 millions d'euros) par Sotheby's à Londres, soit trois fois son estimation initiale. Le manuscrit, détenu par des propriétaires privés, a été acheté par la Bodleian Library, la plus prestigieuse des bibliothèques de l'université d'Oxford, a précisé la maison d’enchères. Il s'agit d'un manuscrit de "The Watsons", un roman inachevé de l'auteur d'"Orgueil et Préjugés". Le roman, écrit selon toute vraisemblance en 1804, raconte l’histoire d’une jeune femme, Emma Watson, qui retourne dans la maison de son père après avoir été élevée par une riche tante. Plongée dans une pauvreté et une précarité auxquelles elle est étrangère, elle voit ses sœurs se précipiter dans la quête désespérée d’un mari alors qu’elle-même est contrainte d’apprendre les codes de ce marché matrimonial débordant d’intrigues et de sombres négociations. Plus que tout autre roman de Jane Austen, The Watsons est sans doute le plus autobiographique, et trouve des résonances fortes dans la vie de son auteur. Le roman aurait été entamé en 1804 puis abandonné par Jane Austen. De très rares manuscrits préliminaires du travail de Jane Austen existent à ce jour, dont quelques chapitres de "Persuasion", "Lady Susan" et "Sanditon" (roman interrompu par sa mort). Jane Austen, qui a publié 6 romans majeurs, dont le plus connu et porté maintes fois à l'écran est "Orgueil et Préjugés" (Pride and Prejudice), est décédée en 1817 à l'âge de 41 ans.

giovedì 7 ottobre 2010

Vargas Llosa vince il Nobel della Letteratura


È stato assegnato allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa il Nobel per la letteratura. Il prolifico autore - suoi capolavori come "La città e i cani", "La zia Julia e lo scribacchino", "La Casa Verde", "Elogio della matrigna" - è stato premiato dall'Accademia di Svezia "per la sua cartografia delle strutture del potere e per le acute immagini della resistenza, rivolta e sconfitta dell'individuo". Nato ad Arequipa, in Perù, il 28 marzo 1936, Vargas Llosa ha preso la nazionalità spagnola nel 1993, tre anni dopo la sua sconfitta nelle elezioni presidenziali. Quest'anno ha così vinto a Stoccolma uno scrittore "popolare", i cui libri sono conosciuti e tradotti in tutto il mondo. Ancora una volta l'americano Philip Roth, "invocato" dai critici di tutto il mondo", non ce l'ha fatta.

domenica 16 maggio 2010

L’enciclopedia online parla siciliano grazie a Sicipedia


La più grande enciclopedia online parla anche siciliano. È proprio così e molti ancora non lo sanno, ma il dialetto siciliano, o meglio la lingua siciliana, fa parte del progetto monumentale di Wikipedia. Il nome di questo motore di ricerca si chiama Sicipedia ed è possibile trovarlo seguendo questo link: scn.wikipedia.org. L’enciclopedia, che vanta già quasi sedicimila articoli e nata nella seconda metà del 2004, possiede le stesse caratteristiche di Wikipedia ed è aperta a tutti, i contenuti sono liberi ed è continuamente in aggiornamento.
L’idea è quella di dare valore al siciliano letterario, di aiutare i siciliani a scrivere correttamente nella loro lingua, ma anche per tentare di salvaguardare una lingua secolare che rappresenta un patrimonio culturale per tutti coloro che in Sicilia ci vivono ma anche per gli emigrati. Non è un caso che l’idea sia venuta proprio ad un gruppo di siciliani emigrati: Pippo D’Angelo, originario del Catanese che vive in Australia, Giuseppe Melfi originario del Ragusano, ma nato e cresciuto in Svizzera e Nino Russo, che vive da cinquant’anni in California.
Sicipedia è divisa in sette sezioni: dalla “Giografìa” alla “Riliggiuni”, dalla “Ticnulogìa” alla “Sucità" e sulla home sono presenti anche le “Nutizzi dâ Sicilia e di l'Italia” e quelle “dû Munnu”, ovvero news nazionali ed estere. Non manca il “Pruverbiu dâ Simana” (il proverbio della settimana) e la sezione “Nnâ storia”, dove si possono leggere date e ricorrenze storiche con tanto di foto.
“Salutamu. Chista è la Wikipedia n sicilianu. La nciclupidìa unni cuegghiè po' junciri paroli novi”. Questa è la frase che dà il benvenuto ai lettori che tradotta letteralmente in italiano significa: “Salve, questa è l'enciclopedia dove chiunque può aggiungere nuove voci”.

giovedì 11 febbraio 2010

La migliore libreria d’Italia si trova a Messina


Le città siciliane, è noto, si collocano spesso nelle prime posizioni di classifiche poco gratificanti, come quelle del maggior abusivismo edilizio, di maggiore criminalità, di commercianti che pagano il pizzo, di disoccupazione giovanile e tante altre ancora. Ma a smentire ed ammorzare in parte queste negative classifiche, ci pensano le attività culturali di tantissime associazioni e librerie. Tra queste spicca la città di Messina, dove nel 2010 è stata assegnata un importante riconoscimento, quale sede della migliore libreria d’Italia.
Il premio, dedicato alla memoria di Luciano e Silvana Mauri (editori e fondatori della “
scuola per librai UEM di Venezia) è stato attribuito alla libreria di Daniela Bonanzinga di cui è titolare e che gestisce insieme alla madre Rosalba e che si trova nella stessa via dei Mille dove nel 1969, esattamente quarant’anni fa, la fondò il padre Antonino. Dopo essere stato direttore commerciale del gruppo “Commissionaria editrice”, in Piemonte, Antonino decise di rientrare nella terra d’origine dove, oltre a ricoprire il ruolo di primo agente Einaudi, volle coraggiosamente scommettere puntando su un’iniziativa che oggi dà i suoi frutti migliori: una libreria.
La libreria, che tratta esclusivamente di narrativa e saggistica, ha vinto il prestigioso riconoscimento in base a criteri quali: “qualità delle pubblicazioni, innovazione, professionalità e imprenditorialità”. Infatti, la giovane e intraprendente libraia ha saputo nel tempo far crescere l’offerta culturale modellandola sulle necessità del quartiere e della città, con particolare attenzione ai giovani. Il negozio oggi rappresenta per la comunità messinese un vero e proprio centro di produzione e diffusione di cultura, dove cura con passione le ristampe di preziosi libri di storia patria,
promuove la lettura tra le nuove generazioni con laboratori per bambini e lavora in sinergia con le scuole per far scoprire ai giovanissimi il piacere di recarsi in libreria e scegliere un libro.
Ad aggiungere valore e prestigio a questa importante realtà libraia messinese, è il fatto che oggi le librerie indipendenti e storiche stanno costantemente scomparendo per lasciar posto ai grandi bookstore di catena che possono permettersi sconti colossali. È chiaro che qualche provvedimento deve essere preso dalle istituzioni e dalla legge per arrestare l’estinzione di queste case di cultura dove non vi si trovano solo semplici commessi a vendere libri, ma gente che ama i libri e che svolge questo mestiere per pura passione verso uno strumento portatore di saggezza e arricchimento interiore.

mercoledì 6 gennaio 2010

DISCOVER ITALIAN CULTURE... IN LONDON


The Italian Cultural Institute (39, Belgrave Square) is the official Italian Government centre for the promotion of culture, offering a wide choice of Italian language classes on all levels, conducted by university-qualified teachers and native speakers. They provide training in all basic communication skills, listening, speaking, reading and writing with a systematic study of grammar.
Free membership of the Institute means free access for you and your guests to an exciting range of cultural activities including film, plays, concerts, book and poetry readings, and exhibitions. Members can also use the library, with more than 25,000 volumes, plus periodicals and a large reference section, with internet access as well. You can also borrow videos and DVDs.
There is also the fabuloud Caffe Fellini, serving genuine italian coffee and snacks in a genuine italian sitting. For more information contact the "Istituto italiano di cultura" on 02078231887 or visit http://www.icilondon.info/

giovedì 8 ottobre 2009

HERTA MULLER vince il Premio Nobel 2009 per la letteratura


"Con la forza della poesia e la franchezza della prosa, descrive il panorama dei diseredati", questa è la motivazione con cui la scrittrice rumeno tedesca Herta Müller ha vinto il premio Nobel 2009 per la letteratura.

Nelle sue opere ha rappresentato gli aspetti più crudi del suo ambiente (la miseria e l'arretratezza culturale della minoranza tedesca del Banato) e della situazione politico-sociale della Romania durante gli anni bui del regime di Ceausescu, con un riferimento particolare alla disperata condizione delle donne costrette a subire oltre al giogo politico, anche il ricatto sessuale che veniva comunemente praticato all'interno delle fabbriche.

domenica 8 marzo 2009

Musei gratis per tutti!.....Ma non in Italia.

L’Italia, è ben noto, è terra di un ricchissimo patrimonio storico, artistico e culturale che la pongono a livello turistico uno dei paesi più belli, interessanti e visitati al mondo, (secondo recenti statistiche dietro solo Francia e Spagna per numero di presenze straniere). Da Aosta a Ragusa, praticamente tutto il territorio nazionale, nel corso dei secoli della sua magnifica storia, ha subito varie dominazioni tramite popoli diversi e provenienti da diverse parti del mondo occidentale che orientale, che hanno lasciato le impronte del loro passaggio tramite monumenti, palazzi, chiese, duomi, castelli, reggie e opere d’arte come quadri, sculture ma anche manoscritti e svariati oggetti di ogni genere. Di coseguenza a questa situazione di culla, l’Italia è anche sempre stata terra di grandissimi artisti che nel corso dei secoli hanno segnato la storia del nostro paese ponendolo per lunghi periodi al centro del mondo, creando una terra dove nascevano e morivano movimenti artistici e letterari e meta prediletta e “obbligata” dei più grandi viaggiatori di tutti i tempi. Codesti artisti hanno lasciato visibili le loro tracce tramite preziosi documenti, pergamene, quadri, sculture, rinchiusi oggi dentro innumerevoli musei sparsi per tutto il nostro Bel Paese.
Ma questo è solo un lato della medaglia, quello dell’apparenza, quello che per antonomasia tutti i turisti, per fortuna, conoscono di noi. Ma come mai allora questi musei, pinacoteche, esposizioni permanenti, monumenti di stato e tati altri luoghi che racchiudono parte di questo nostro patrimonio artistico inestimabile, vengono visitati soltanto da questi turisti stranieri e stranamente sconosciuti dagli stessi italiani, soprattutto dai giovani, che ci vivono tutt’intorno? Ecco che il lato oscura della medaglia, come per magia, viene tirato fuori.
Il problema, oltre a una mancata sensibilizzazione della gente verso questi luoghi sacri della nostra arte, sta nella loro fruibilità e soprattutto nel non dare la possibilità ai giovani italiani, che hanno ridotte capacità di spesa, di usufruire di questi patrimoni di stato tramite agevolazioni sulle tariffe dei prezzi dei biglietti d’entrata o con costanti visite guidate che partono da scuola, vero e importante centro da dove dovrebbe partire una massiccia campagna di sensibilizzazione. Dovremmo prendere esempio dai cugini transalpini per esempio, dove di recente il presidente Nicolas Sarkozy ha deciso che l’accesso a tutti i musei e ai monumenti di stato presenti nel territorio francese, sarà gratuito per tutti i minori di venticinque anni. Una scelta senza precedenti nella storia dello stato francese, che di conseguenza ha suscitato alcune perplessità in termiti di tornaconti economici. Lo stesso presidente ha dichiarato ai più scettici che quella adottata è una misura d’investimento a tutti gli effetti e a lungo termine dove alla fine i musei non abbasseranno la loro cifra d’affari, bensì l’aumenteranno perché se i giovani hanno l’abitudine di andare al museo, ci andranno anche quando saranno adulti, pagando ovviamente il biglietto, portando con se i figli e quindi instaurando un ciclo ripetitivo. Infine il presidente Sarkozy ha tenuto a sottolineare sempre a quei scettici, che si tratta di una misura di mercato altamente strategica non indifferente.
È una misura questa che dovrebbe lasciar riflettere molto i nostri politici e governanti, ma anche il parlamento europeo a fine di prendere spunto dall’idea del presidente transalpino. Visitare un museo non significa solamente trascorrere del tempo come svago in compagnia di amici o parenti dove spesso ci si annoia e non di riceve quell’attenzione e spiegazioni tanto agognate, ma significa innanzitutto conoscere il nostro immenso patrimonio artistico che ci contraddistingue nel mondo e l’evoluzione che ha subito nel tempo il nostro paese. Perché le opere d’arti rappresentano dei segni tangibili di cambiamento di una determinata civiltà, e non conoscendoli, non ammirandoli o peggio ignorandoli, significa non accettare il proprio presente e la società in cui si cresce e vive. E soltanto conoscendo il proprio passato si può pensare a un futuro migliore, e bisognerebbe partire proprio dal concetto di rendere facilmente fruibili e quindi gratuiti, i nostri musei a cominciare dai più giovani.