Ed eccomi che mi ritrovo punto e daccapo. Sono trascorsi
periodi snervanti e pieni di stress, dove quell’inesplicabile potere chiamato
ispirazione si è messo a giocare contro di me rendendomi a volte la vita
impossibile. Dopo mesi e mesi di scrittura, rilettura e correzioni mi ritrovo
davanti il gradino più alto della scala: trovare un “Editore” disposto a
puntare, investendo, sulla mia opera. Come ogni appassionato di scrittura più o
meno devoto a quest’arte ben sa, la ricerca di un editore è un processo molto
impegnativo e lungo e spesso demoralizzante. Infatti, ogni volta che si invia
un testo a una piccola o media casa editrice (ovviamente non prendo in
considerazione l’idea di inviare il mio testo a uno dei quattro colossi editoriali
italiani), i tempi di lettura vanno dai quattro ai nove mesi.
Insomma scrivere è un’attività bella ma impegnativa, dove
creatività, concentrazione e diligenza si fondano nel tentativo di creare un
qualcosa che rispecchi la specifica visione che l’autore intende conferire all’opera.
Dopo aver portato a termine la mia ultima creazione “Nessuno lo farà per te”, e
dopo aver speso una quantità esorbitante di tempo e dedizione, non ho proprio voglia
di demoralizzarmi davanti questo gradino della ricerca di un “editore”. No, io
non mollo! È giusto sognare ma non farsi troppe illusioni, l’unica cosa che
conta a questo punto è la fede e credere in ciò che si produce.
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