"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

martedì 22 maggio 2012

Produzione e lettura di libri in Italia (fonti Istat.it)


Articolo tratto dal sito dell'istat del Maggio 2012

Nel 2010, in Italia, si contano circa 2.700 case editrici e/o altri enti dediti alla pubblicazione di opere librarie. Il confronto con l'anno precedente conferma il saldo negativo del settore: il numero di nuovi editori è inferiore a quello degli editori che hanno cessato l'attività. Il 2010 segna un incremento complessivo della produzione libraria, interrompendo la tendenza negativa degli ultimi anni. Rispetto al 2009, le opere pubblicate passano da 57.558 a 63.800, con un aumento del 10,8%. In crescita anche le tirature, la cui ripresa è più contenuta: da 208 milioni di copie a oltre 213 milioni (+2,5%). Si è poi ridotta del 7,6% la tiratura media di ciascuna opera (da oltre 3.600 copie per titolo del 2009 a poco più di 3.340 nel 2010). Le case editrici si orientano verso una maggiore offerta per varietà e quantità delle opere e un contenimento dell'attività di stampa. Tra il 2005 e il 2010, si registra una crescita dei titoli del 6,8% e una contestuale decrescita del 23,6% delle tirature medie. Nel 2010, la quota più consistente, tanto dei titoli (26,2%) quanto delle tirature (40%), è rappresentata dalla categoria di prezzo fino a 10 euro. Sempre in testa nella produzione libraria risulta la categoria della letteratura moderna: i romanzi e i racconti pubblicati nel 2010 rappresentano il 20% dei titoli e il 28% delle copie stampate. Si conferma una crescita sostenuta delle opere per ragazzi, che rispetto al 2009 aumentano del 13,7% per numero di titoli e del 12,6% per tiratura. Nel 2011 poco meno di 26 milioni di Italiani di 6 anni e più dichiarano di aver letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti l'intervista, per motivi non strettamente scolastici e/o professionali. Rispetto al 2010 i lettori di libri diminuiscono, passando dal 46,8% al 45,3% della popolazione. Le donne confermano di essere lettrici più assidue degli uomini: leggono almeno un libro il 51,6% delle femmine rispetto al 38,5% dei maschi. Le differenze di genere sono massime tra i 15 ed i 44 anni e tendono a ridursi significativamente con l'avanzare dell'età, dopo i 60 anni. La quota più alta di lettori si riscontra tra i ragazzi e le ragazze con età compresa tra 11 e 17 anni (60,5%). Avere genitori che leggono rappresenta un fattore che influenza i comportamenti di lettura dei figli. Leggono libri il 72% dei ragazzi tra 6 e 14 anni con entrambi i genitori lettori, contro il 39% di quelli i cui genitori non leggono. Si legge di più al Nord e nel Centro del Paese, dove la percentuale di lettori è superiore al 48% della popolazione di 6 anni e più. La propensione alla lettura è minore nel Sud e nelle Isole, dove la quota di lettori scende sotto il 35%. In Italia, anche chi legge, legge molto poco: il 45,6% dei lettori non ha letto più di 3 libri in 12 mesi, mentre soltanto i "lettori forti", cioè chi ha letto 12 o più libri nello stesso lasso di tempo, è il 13,8% del totale. Nel 2011, il 9,9% delle famiglie dichiara di non possedere alcun libro in casa; il 63,7% ne ha almeno 100, l'11,8% da 101 a 200 e il 14,4% più di 200. Oltre un milione e 900 mila persone con età compresa tra 16 e 74 anni ha comprato libri, giornali, riviste o ebook, su Internet: sono oltre un quarto (27,8%) di coloro che effettuano acquisti online. La quota di giovani lettori che scaricano giornali, news, riviste da Internet è pari al 53,9% e quella di coloro che consultano un Wiki online è del 69%.


Per informazioni
Cultura, tempo libero e nuove tecnologie

Fabrizio Maria Arosio
tel. 06 4673.7210
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