"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

giovedì 11 febbraio 2010

La migliore libreria d’Italia si trova a Messina


Le città siciliane, è noto, si collocano spesso nelle prime posizioni di classifiche poco gratificanti, come quelle del maggior abusivismo edilizio, di maggiore criminalità, di commercianti che pagano il pizzo, di disoccupazione giovanile e tante altre ancora. Ma a smentire ed ammorzare in parte queste negative classifiche, ci pensano le attività culturali di tantissime associazioni e librerie. Tra queste spicca la città di Messina, dove nel 2010 è stata assegnata un importante riconoscimento, quale sede della migliore libreria d’Italia.
Il premio, dedicato alla memoria di Luciano e Silvana Mauri (editori e fondatori della “
scuola per librai UEM di Venezia) è stato attribuito alla libreria di Daniela Bonanzinga di cui è titolare e che gestisce insieme alla madre Rosalba e che si trova nella stessa via dei Mille dove nel 1969, esattamente quarant’anni fa, la fondò il padre Antonino. Dopo essere stato direttore commerciale del gruppo “Commissionaria editrice”, in Piemonte, Antonino decise di rientrare nella terra d’origine dove, oltre a ricoprire il ruolo di primo agente Einaudi, volle coraggiosamente scommettere puntando su un’iniziativa che oggi dà i suoi frutti migliori: una libreria.
La libreria, che tratta esclusivamente di narrativa e saggistica, ha vinto il prestigioso riconoscimento in base a criteri quali: “qualità delle pubblicazioni, innovazione, professionalità e imprenditorialità”. Infatti, la giovane e intraprendente libraia ha saputo nel tempo far crescere l’offerta culturale modellandola sulle necessità del quartiere e della città, con particolare attenzione ai giovani. Il negozio oggi rappresenta per la comunità messinese un vero e proprio centro di produzione e diffusione di cultura, dove cura con passione le ristampe di preziosi libri di storia patria,
promuove la lettura tra le nuove generazioni con laboratori per bambini e lavora in sinergia con le scuole per far scoprire ai giovanissimi il piacere di recarsi in libreria e scegliere un libro.
Ad aggiungere valore e prestigio a questa importante realtà libraia messinese, è il fatto che oggi le librerie indipendenti e storiche stanno costantemente scomparendo per lasciar posto ai grandi bookstore di catena che possono permettersi sconti colossali. È chiaro che qualche provvedimento deve essere preso dalle istituzioni e dalla legge per arrestare l’estinzione di queste case di cultura dove non vi si trovano solo semplici commessi a vendere libri, ma gente che ama i libri e che svolge questo mestiere per pura passione verso uno strumento portatore di saggezza e arricchimento interiore.

Emporio Armani Caffé - London


domenica 31 gennaio 2010

Scompare l’autore de “Il giovane Holden”


Nato l’1 Gennaio del 1919 a New York da una famiglia agiata, Jerome David Salinger comincia a scrivere a 15 anni, età in cui entra al collegio militare della Pennsylvania, e nel contempo la scoperta di autori come Hemingway e Fitzgerald fortificano la sua vocazione. Dotato di una certa “ingenuità” intuitiva, lo scrittore americano riusciva ad evocare nelle sue opere l’innocenza disillusa dell’adolescenza, illustrata egregiamente negli eroi de “Il giovane Holden” (romanzo di formazione uscito nel 1951, che ha profondamente segnato la letteratura americana del ventesimo secolo) e soprattutto in Holden Caulfield, alunno bocciato dalla sua prestigiosa scuola che decide di trascorrere tre giorni a New York prima di tornare a casa e rendere conto della sua bocciatura ai suoi genitori, scoprendo un mondo artificiale e alquanto convenzionale, quello degli adulti, e completamente differente da quello che da sempre l’aveva accerchiato, facendo nascere in lui un certo disgusto. Il romanzo, tuttora popolarissimo e considerato una perfetta descrizione dell’angoscia adolescenziale, fu tuttavia vietato dalla censura in alcuni paesi e scuole statunitensi a causa del suo linguaggio volgare, di alcune scene scabrose ma anche per alcuni delicati temi, come quello della religione, trattati con troppa disinvoltura dall’autore e che alcuni critici designarono come un “brutto” esempio per gli adolescenti americani (Salinger fu un entusiasta seguace del Buddhismo Zen).
A differenza di molti autori, alla perenne ricerca della fama e dopo averla raggiunta, la sfruttano per una vita frenetica e sempre ai limiti del collasso, Salinger si è sempre preoccupato di scomparire, di non lasciare traccia alcuna della sua presenza terrena a parte alcuni suoi capolavori: sarà forse a causa della sua voglia di smascherare la verità della società americana, consumista e attaccata ai beni materiali, alla sua voglia di gridare al mondo che il mito dell’uomo adulto in America è solo falso. Il celebre autore, malgrado l’enorme successo de “Il giovane Holden” (titolo originale: The Catcher in the Rye) viveva recluso e non aveva accordato nessuna intervista con i media dal 1974 e non pubblicando più nulla dal 1965, anno in cui apparve sul “New Yorker” un ultimo racconto, e vivendo isolato a Cornish, minuscolo paesotto del New Hampshire.
Ecco che il suo ultimo silenzio viene rappresentato come un’ultima scrittura, un’opera ultima di uno scrittore di un mondo post-eroico, post-umano. J.D. Salinger è morto il
27 gennaio 2010 per cause naturali.

martedì 12 gennaio 2010

EMPORIO ARMANI CAFFÈ - London


The first Emporio Armani Caffé opened in London in 1989, and since then the original concept has been adopted in cities around the world. There are now 13 Emporio Armani Caffé worldwide.
The inspiration for the E.A. Caffé came from Giorgio Armani's personal love of simple, healthy, fresh cuisine. "I appreciate simple things, like a simple pasta dish with fresh tomato sauce and basil" he says. "I launched the Emporio Armani Caffé because I wanted to create the kind of place I could drop in and enjoy a well-prepared simple meal or drink".
With the same sophisticated and comfortable spirit you expect from Armani fashion collection, each EA Caffé offers an original and elegant experience in tastefully conceived surroundings. Whether your appetite is for Chianti and Risotto, or Espresso and Tiramisu, a select menu of light, authentic italian cuisine awaits for you...
After 22 years with Club 21, in 2012 Mr. Armani decide to take back its UK based Emporio Armani and Giorgio Armani outlets including the EA Caffé. Today the restaurant is runned by the UK retail branch of the powerful holding which the only shareholder is still Mr. Giorgio Armani.

The E.A. Caffé of London is located in one the richest area of the capital city, Knightsbridge, at 189 brompton road (SW3 1NE). Opening times: Tueasday to Sunday form 10 a.m. to 6 p.m.
For reservations or private functions please contact Daniele at 0044 (0) 2075844549 or send an e-mail at: armani.caffe.london@giorgioarmani.co.uk

These are the E.A. Caffé worldwide:
Athens (Greece); Istanbul and Bodrum (Turkey); Dubai "Mall of Emirates" and "Dubai Mall" (UAE); Moscow and Ekaterinburg (Russia); London (UK); Milan (Italy); Munich (Germany); Paris (France); Santiago (Chile); San Paulo (Brazil).

mercoledì 6 gennaio 2010

DISCOVER ITALIAN CULTURE... IN LONDON


The Italian Cultural Institute (39, Belgrave Square) is the official Italian Government centre for the promotion of culture, offering a wide choice of Italian language classes on all levels, conducted by university-qualified teachers and native speakers. They provide training in all basic communication skills, listening, speaking, reading and writing with a systematic study of grammar.
Free membership of the Institute means free access for you and your guests to an exciting range of cultural activities including film, plays, concerts, book and poetry readings, and exhibitions. Members can also use the library, with more than 25,000 volumes, plus periodicals and a large reference section, with internet access as well. You can also borrow videos and DVDs.
There is also the fabuloud Caffe Fellini, serving genuine italian coffee and snacks in a genuine italian sitting. For more information contact the "Istituto italiano di cultura" on 02078231887 or visit http://www.icilondon.info/

martedì 29 dicembre 2009

Addio a Carlo Sgorlon: narratore della discordia


È morto a settantanove anni lo scrittore il cui nome è strettamente legato alla terra e al mondo friulano, di cui ha raccontato storie e saghe. È stata la famiglia a dare la notizia precisando che lo scrittore, da tempo ricoverato in ospedale, è morto la sera di Natale. Carlo Sgorlon è nato nel 1930 a Cassacco, paese di quasi tremila abitanti a tredici chilometri da Udine, dove ha vissuto fino ai diciotto anni, prima di intraprendere gli studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove studiò lettere e grazie al quale riuscì a trovare lavoro come professore e insegnare nelle scuole superiori.
In quegli stessi anni iniziò a scrivere e dopo alcune storie legate a "tematiche contemporanee" tra angoscia e nevrosi, arrivò La Luna color ametista (1970), romanzo che rivelò la tendenza di Sgorlon a muoversi verso i temi corali e collettivi che caratterizzeranno la sua scrittura successiva. Del 1973 è il romanzo
Il trono di legno con cui vinse il Premio Campiello.
Con i suoi romanzi, racconti e fiabe ha vinto prestigiosi premi letterari, tra cui il Supercampiello (due volte, unico tra gli scrittori italiani contemporanei), lo Strega, il Nonino. Le sue opere sono state tradotte in decine di lingue. Tra i suoi romanzi più noti ricordiamo: La regina di Saba (1975), Gli dei torneranno (1977), La carrozza di rame (1979), La conchiglia di Anataj (1983), L'armata dei fiumi perduti (1985), L'ultima valle (1987). Il suo ultimo libro, La penna d'oro (Morganti, 2008), è un’ironica e disincantata autobiografia dove l’autore si racconta parlando della sua vita, della poetica e dei suoi rapporti con il mondo letterario, spesso difficili, confessando l’amarezza per il suo isolamento dagli altri scrittori a causa soprattutto della sua personale tesi dov’è convinto che l’uomo possa “percorrere il proprio cammino muovendosi su due piani di esistenza paralleli: quello della realtà e quello del fantastico”.

lunedì 21 dicembre 2009

ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS YOU by Mariah Carey


I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
I don't care about the presents Underneath the Christmas tree
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
I don't want a lot for Christmas
There is just one thing I need
Don't care about the presents Underneath the Christmas tree
I don't need to hang my stocking
There upon the fireplace
Santa Claus won't make me happy With a toy on Christmas day
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
Ohh, Baby ...My Baby...You know I love you
So baby, baby...My Baby You know
I love you So baby, baby...
My Baby I won't ask for much this Christmas
I won't even wish for snow
I'm just gonna keep on waiting Underneath the mistletoe
I won't make a list and send it
To the North Pole for Saint Nick
I won't even stay awake
To hear those magic reindeer click
I just want you here tonight
Holding on to me so tight
What more can I do, baby all I want for Christmas is you
Ohh, Baby ...My Baby...You know
I love you So baby, baby...
My BabyYou know I love you So baby, baby...
My Baby All the lights are shining
So brightly everywhere
And the sound of childrens' laughter fills the air
And everyone is singing
I hear those sleigh bells ringing
Santa won't you bring me
The one I really need
Won't you please bring my baby to me
I don't want a lot for Christmas
This is all I'm asking for
I just wanna see my baby
Standing right outside my door
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
all I want for Christmas is you
I just want you for my own
More than you could ever know
Make my wish come true
All I want for Christmas is you
Ohh, Baby ...My Baby...You know I love you
So baby, baby...My Baby
You know I love you So baby, baby...My Baby

domenica 6 dicembre 2009

Un nuovo portale per pensare e far pensare i giovani


In un millennio come il nostro, dominato da internet, dalla televisione, da status symbol che dettano leggi e moda, un millennio dove comunicare sta diventando l’unica e vera necessità e dove gli adolescenti sono sempre alla perenne e frenetica ricerca di emozioni sempre più forti, nasce un sito che ha la voglia e basa la sua mission, sull’idea di creare una sorta di punto di riferimento per i ragazzi dei nostri giorni che si trovano con sempre meno validi e affidabili punti di appoggio dove attingere per fermarsi e riflettere.
Questo sito si chiama «Cogito et volo» ed è il risultato di un connubio di forze di un gruppo di collaboratori, coordinati dall’ideatore Saverio Sgroi, sensibili ai delicati temi che gli adolescenti d’oggi affrontano a volte con troppa leggerezza. Infatti in questo portale, rivolto principalmente ai giovani ma aperto anche ai meno giovani, si potranno trovare principalmente articoli d’attualità che affrontano temi sensibili del nostro tempo come l’amicizia, l’amore, la scuola, la musica, la sessualità, l’alcol, ma anche recensioni di film e libri interessanti, che hanno l’obiettivo di pensare e far pensare i giovani lettori.
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, unita alla voglia dei collaboratori del sito di mettere i giovani al cospetto di situazioni delicate e complesse che vanno affrontate con il giusto piglio come la libertà, le speranze, il dolore e i sogni, codesti collaboratori si sono prefissati l’obiettivo di registrare il sito come testata giornalistica e perché no un giorno tentare l’avventura del magazine cartaceo da distribuire nei sensibili e strategici punti che accomunano i giovani nella provincia di Palermo. Altro sogno ambizioso sarebbe l’espansione fuori provincia e la distribuzione a livello nazionale nelle biblioteche e nelle maggiori scuole. Obiettivi questi, ideati appositamente per rendere questo portale un punto d’incontro e di riferimento per i nostri giovani...

Per registrarsi al sito basta andare su www.cogitoetvolo.it e seguire le istruzioni.

mercoledì 2 dicembre 2009

Italiani e posta elettronica



Il tempo che in media noi italiani trascorriamo davanti le nostre poste eletroniche per rispondere ai messaggi, ammonta a circa sette giorni all’anno, ovvero circa 180 ore della nostra vita. A rivelare questo dato è una ricerca dell’azienda finlandese Nokia, che rivela che il 56% degli italiani trascorre più di mezz’ora al giorno a leggere e successivamente rispondere ai messaggi di posta elettronica, e che questo dato aumenta di anno in anno e di certo non sembra avere intenzione di arrestarsi.

La e-mail in Italia sta diventando oramai il mezzo di comunicazione più utilizzato, difatti hst scanzando l’utilizzo del “vecchio” telefonino e degli antiquati sms. Ogni italiano riceve in media ogni giorno circa venti mail, che riguardano questioni di lavoro principalmente ma anche di rapporti interpersonali e sociali e per gli acquisti on line che si moltiplicano senza sosta.

È evidente che non solo in Italia, ma in tutto il mondo, il web ha praticamente stravolto il nostro modo di comunicare, e incosciamente sta sconvolgendo anche il nostro modo di pensare e di rapportarci agli altri. Un particolare sguardo è da riservare alle questioni interpersonali, infatti tramite web è più facile comunicare per gestire rapporti d’amore e di amicizia, rendendo nel contempo codeste relazioni più distaccate e finte. Dove si andrà a finire di questo passo? La risposta a questa cruda domanda è da ricercare ognuno dentro di noi stessi: una società che non dice le cose “in faccia” è una società che ha paura, che ha timore delle “risposte” e delle relazioni, quindi una società che via via s’impoverisce e rende i caratteri della sua gente sempre più deboli e inaffidabili. Allora sarebbe meglio tentare di trovare un punto d’incontro che si adatti alle singole esigenze, per esempio rispondere sì alle mail per le questioni “ufficiali”, ma per quelle più private meglio recarsi davanti la porta di casa delle persone interessate e rapportarsi guardandosi negli occhi, alla vecchia maniera insomma...


venerdì 6 novembre 2009

Looking for translators


Hello everybody,

I'm still looking for a english publisher to translate my novel "The guy with a strange karma". Before that I need a translator, somebody who can help me translating this novel and later, find a publisher.

I'm waiting for interested people. You can contact me at this mail address: danielecheri@gmail.com

Enjoy reading this blog...

Daniele