In questi ultimi anni si è assistito, con estremo sgomento, a una proliferazione inaudita di alcune mode tra i giovani quali quella dello spinello o cannabis, e dell’alcool. Se prendiamo in considerazione il terrificante dato che in Italia il trentadue per cento dei ragazzi tra i quindici e ventidue anni ha fatto uso di sostanze stupefacenti più o meno leggere, mi chiedo con fervore dove arriveremo nei prossimi anni. Questo trentadue per cento traduce che tre ragazzi su dieci si è fatto uno spinello e che di questi tre, due sicuramente ne faranno ancora uso e di questi due, almeno uno passerà a qualcosa di più pesante. Inoltre, oltre a essere insieme alla Spagna il paese che in Europa fa più consumo della vecchia “canna”, In Italia si sta diffondendo, con dati sempre più preoccupanti, il consumo di cocaina. Per quanto l’alcool, la diffusione tra i giovani si allarga vistosamente. Il novanta per cento dei ragazzi, minorenni e non, ingerisce più di un cocktail alcolico durante le sue uscite del fine settimana. Ed è risaputo che l’associare alcool a sostanze stupefacenti, aumenta il danno a livello cerebrale.
É chiaro che nel nostro paese e in Europa in genere, tra i giovani si sta attuando una chiara snaturazione della personalità, di malessere di vivere, di incomprensioni, incapacità a gestire e sviluppare rapporti con gli altri, ribellioni, che spingono questi ragazzi, dove molto spesso i buoni e fondati esempi vengono a mancare, a fare uso di alcool e di queste sostanze con l’obiettivo e la speranza di alleviare loro il dolore e la noia di un’esistenza ben al di sotto delle loro aspettative. I ragazzi d’oggi, pur di soccombere a una vita a volte piena di vari problemi, esistenziali o familiari o sociali che siano, si rifugiano in questi eccessi nella speranza di “dimenticare”, ma ciò è doppiamente deleterio, perché se da un lato si attua una progressiva e subdola distruzione dell’organismo, da un altro si peggiora quel sentimento di problematica solitudine e accentuando delle note di depressione che nascono a volte senza che l’individuo se ne rende conto innalzando così istintive barriere contro gli altri.
A sottolineare questi dati sconfortanti che si espandono tra i giovani del nostro secolo, c’è pure l’impotenza del contesto scuola, visto che nella stragrande maggioranza dei casi, si comincia a fare uso di sostanze stupefacenti proprio nelle scuole: in bagno, all’uscita, in cortile, nei vicoletti adiacenti, insomma per i ragazzi italiani e europei in età scolare sta diventando abitudinario farsi uno spinello prima di entrare a scuola o i pomeriggi all’uscita.
Ovviamente bisogna tener conto di quegli ambienti sociali spesso degradati che spingono questi ragazzi a una fuga dalla realtà. Molto spesso questi ragazzi sono animi dalle deboli personalità, fragili caratteri che, non trovando appigli e esempi validi nelle istituzioni, si lasciando tentare da strade sconosciute e buie dove spesso il percorso a ritroso richiede fatiche tremende.
La piaga della droga é di certo un problema che non riguarda solo il governo italiano, ma tutti a livello internazionale, quindi è compito di tutti tenere gli occhi bene aperti e non esitare a denunciare situazioni compromettenti. In gioco c’è il futuro di intere generazioni e non possiamo permetterci che queste droghe, più o meno pesanti, rappresentino un mondo a parte dove rifugiarsi in caso di fuga dalla realtà. Per l’alcool a nulla servono provvedimenti che vietano la somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni e dopo le due di notte. Ovviamente non bisogna generalizzare, c’è chi beve un bicchiere in compagnia dopo una settimana di lavoro o di studio e ciò è pure apprezzabile, ma bisogna stabilire a priori il limite tra semplice divertimento e sballo e soprattutto non entrare nel pericoloso tunnel della routine. Per superare i problemi che la vita pone davanti i giovani del nostro secolo, ci sono parecchi metodi, molti dei quali divertenti e istruttivi allo stesso tempo. Ma non è compito esclusivamente del singolo ragazzo far si che certe sbagliate abitudini prendano il sopravvento sul suo stile di vita, bensì dell’intera comunità.
É chiaro che nel nostro paese e in Europa in genere, tra i giovani si sta attuando una chiara snaturazione della personalità, di malessere di vivere, di incomprensioni, incapacità a gestire e sviluppare rapporti con gli altri, ribellioni, che spingono questi ragazzi, dove molto spesso i buoni e fondati esempi vengono a mancare, a fare uso di alcool e di queste sostanze con l’obiettivo e la speranza di alleviare loro il dolore e la noia di un’esistenza ben al di sotto delle loro aspettative. I ragazzi d’oggi, pur di soccombere a una vita a volte piena di vari problemi, esistenziali o familiari o sociali che siano, si rifugiano in questi eccessi nella speranza di “dimenticare”, ma ciò è doppiamente deleterio, perché se da un lato si attua una progressiva e subdola distruzione dell’organismo, da un altro si peggiora quel sentimento di problematica solitudine e accentuando delle note di depressione che nascono a volte senza che l’individuo se ne rende conto innalzando così istintive barriere contro gli altri.
A sottolineare questi dati sconfortanti che si espandono tra i giovani del nostro secolo, c’è pure l’impotenza del contesto scuola, visto che nella stragrande maggioranza dei casi, si comincia a fare uso di sostanze stupefacenti proprio nelle scuole: in bagno, all’uscita, in cortile, nei vicoletti adiacenti, insomma per i ragazzi italiani e europei in età scolare sta diventando abitudinario farsi uno spinello prima di entrare a scuola o i pomeriggi all’uscita.
Ovviamente bisogna tener conto di quegli ambienti sociali spesso degradati che spingono questi ragazzi a una fuga dalla realtà. Molto spesso questi ragazzi sono animi dalle deboli personalità, fragili caratteri che, non trovando appigli e esempi validi nelle istituzioni, si lasciando tentare da strade sconosciute e buie dove spesso il percorso a ritroso richiede fatiche tremende.
La piaga della droga é di certo un problema che non riguarda solo il governo italiano, ma tutti a livello internazionale, quindi è compito di tutti tenere gli occhi bene aperti e non esitare a denunciare situazioni compromettenti. In gioco c’è il futuro di intere generazioni e non possiamo permetterci che queste droghe, più o meno pesanti, rappresentino un mondo a parte dove rifugiarsi in caso di fuga dalla realtà. Per l’alcool a nulla servono provvedimenti che vietano la somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni e dopo le due di notte. Ovviamente non bisogna generalizzare, c’è chi beve un bicchiere in compagnia dopo una settimana di lavoro o di studio e ciò è pure apprezzabile, ma bisogna stabilire a priori il limite tra semplice divertimento e sballo e soprattutto non entrare nel pericoloso tunnel della routine. Per superare i problemi che la vita pone davanti i giovani del nostro secolo, ci sono parecchi metodi, molti dei quali divertenti e istruttivi allo stesso tempo. Ma non è compito esclusivamente del singolo ragazzo far si che certe sbagliate abitudini prendano il sopravvento sul suo stile di vita, bensì dell’intera comunità.
...ed io che pensavo di essere sola al mondo!
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