Storie, personaggi, ambientazioni distanti si ritrovano a dialogare nello stesso momento, nello stesso salotto letterario. Daniele D’Agostino, Fabio Lentini, Sergio Nuzzo, si raccontano, si confrontano, si leggono, avendo come fil rouge, seppur nella loro contrastante quanto interessante eterogeneità, la passione per la scrittura. Interno 95, indipendente e coraggiosa libreria nel centro di Bagheria, è stato luogo di incontro tra i tre autori siciliani, seconda tappa di un nuovo modo di avvicinare la gente alla letteratura e al mondo dell’editoria, che si concluderà con il prossimo appuntamento a Cefalù presso il Caffè letterario La galleria il 28 giugno. Un romanzo e due raccolte di racconti si guardano e si confrontano durante questi incontri, dove le anime dei loro artefici si mettono a nudo, per regalare agli ascoltatori parte di quell’essenza che muove i loro scritti. Sospinti da un bisogno irrefrenabile di affidare alle parole il loro universo interiore, narrano la loro realtà in maniera del tutto diversa, per cogliere tutte le sfaccettature di uno stesso universo in cui tutti quanti siamo attori. Daniele D’Agostino col suo “Il ragazzo dallo strano karma” (Ed. Del Poggio), secondo romanzo che vede la luce, ci conduce con una scrittura crudamente descrittiva tra i suoi personaggi, negli ambienti in cui si muovono. Un profondo mal de vivre sottende l’intera narrazione, in un viaggio fisico e interiore che si snoda tra la natia Palermo e la voluta Milano, alla ricerca di un qualcosa che alla fine probabilmente è unicamente da investigare nella psiche di ognuno di noi. Una storia di ricerca esistenziale, di desideri, di sogni, e di fuga con la speranza di trovare indefessamente ciò che sentiamo mancarci, viene affidato ad uno stile narrativo underground, dove un ritmo forte, intenso, scandisce i personaggi che intrecciano le loro esistenze, in una capacità descrittiva che riesce a condurre il lettore all’interno delle scene da lui create e a farle rivivere. Fabio Lentini, interessante voce del panorama letterario contemporaneo, esordisce in cartaceo, dopo diversi anni di pubblicazioni esclusivamente in rete, con “Racconti notturni” (Ed. Boopen), per richiesta dei suoi lettori, che in quel feticismo proprio da lettore desiderano un suo lavoro da sfogliare, sottolineare, e riprendere a leggere dopo tempo. Così diciannove racconti prendono vita avvolti in uno stile intimista dove l’emozione è la vera e unica protagonista che di volta in volta cambia volto, nome e luogo. Brevi storie affidate ad una narrazione elegante, dove la scelta linguistica è passione ed ossessione per l’autore, in una costante sospensione tra reale e surreale. I personaggi si raccontano all’autore nei “Racconti” (Ed. Il Filo) di Sergio Nuzzo, in un susseguirsi di storie, di voci che riflettono sull’individuo, sulle ossessioni, dipendenze, tematiche antiche per l’uomo espresse con un linguaggio estremamente contemporaneo, dove le descrizioni più noir, scarne di descrittivismi lasciano quella porta aperta al lettore, consentendogli così lo spaziare creativo all’interno di quella storia, di quella scena, tra quei personaggi. Un raccontare l’esistenza scendendo nei meandri più bui per mettere in scena la vita umana, con le sue profonde debolezze e con i suoi misteri.
Un incontro con tre voci contemporanee che hanno fatto della scrittura una scatola dentro cui rinchiudere riflessioni, turbamenti, storie, in una modalità così distante da farci riflettere sulle numerose sfaccettature a volte estreme dell’esistenza umana.