"Il fatto che la comunità sia sempre presente nella vita di tutti i giorni ci fa sentire sicuri. Non è qualcosa di fluido, di liquido. Non ci abbandona mai e non ci fa sentire soli. Ogni qualvolta che ne abbiamo bisogno, la comunità a cui apparteniamo è sempre lì ad aspettarci e questo ci dà conforto". (Zygmunt Bauman).

venerdì 6 febbraio 2009

I sessant'anni di Tex Willer




Sono passati più di sessant’anni da quando, nel lontano 1948, dall’esperimento di Gian Luigi Bonelli e di Aurelio Galleppini, nasceva Tex Willer, il famoso ranger vestito con camicia gialla, jeans e stivali che andava a cavallo, insieme ai suoi tre fedeli pards a difendere le ingiustizie che subivano gli onesti cittandini delle sperdute praterie dell’america centroccidentale, destando particolar interesse alla protezione degli indiani nativi d’america che lo chiamavo “aquila della notte”, e porprio per questa sua devozione verso la protezione di questo popolo, Tex fu proclamato capo della tribù Navajo.
La nascita di Tex, rivoluziona in qualche modo l’immagine che si ha comunemente degli indiani nativi d’america, visti più che altro come selvaggi pronti a difendere col sangue i prorpi confini territoriali delle riserve che il governo americano aveva affidato loro dopo dure e lunghe battaglie. Con Tex queste tribù indiane appaiono come popoli ricchi di tradizioni e culture e quindi degni di assoluto rispetto da parte di tutti gli americani arrivati “dopo”.
Oggi Tex è uno dei fumetti più venduti in Italia, conta circa 576 albi normali, per tradizione tutti in bianco e nero a parte i numeri 100 e suoi multipli, e non sembra proprio che voglia andare in pensione. Inoltre particolare attenzione destano gli albi speciali, caratterizzati dalla presenza di materiale informativo sui territori dove si snodato le vicende e da formati extra e ben più ricchi di pagine rispetto ai formati tradizionali.
Il personaggio di Tex, affiancato dai fedelissimi Kit Carson, il figlio Kit Willer e l’amico indiano Tiger Jack, rappresenta il tipico eroe che non ama le ingiustizie e disposto a far tronfare la giustizia a costo di violare la legge. Il cowboy, abilissimo nei corpo a corpo, è anche dotato di una mira infallibile, di nervi saldi che gli permettono di mantenere lucidità ogni qualvolta si trovi in situazioni difficili come quando affronta i celebri nemici come Mefisto o suo figlio Yama.
Nel corso dei decenni, benché il personaggio non abbia subito grandi variazioni nella sua realizzazione grafica e della mission iniziale dei testi delle sue avventure, si sono susseguiti diversi disegnatori e narratori italiani e a volte anche stranieri, che hanno saputo sempre mantenere alto il livello di un fumetto che ha saputo conquistare milioni di lettori e collezionisti.

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